Uno sfregio alla Città, agli albesi, a chi ha perso la vita per la Liberazione. Al di là del valore della medaglia in sé, ciò che ha colpito l’amministrazione comunale è stata l’offesa per il grande valore simbolico di una Medaglia d’Oro al Valore Militare che racconta la storia di Alba durante la Seconda Guerra Mondiale.
Una brutta vicenda di cui si è parlato all’inizio del consiglio comunale di oggi (31 maggio), grazie all’aggiornamento del primo cittadino. «Il furto della Medaglia d’Oro – afferma il sindaco Carlo Bo – è un vero e proprio sfregio nei confronti della Città, degli albesi e di chi ha lottato per la Liberazione, perdendo anche la vita. Non è un tema banale: era una medaglia importante, portata via nel primo fine settimana di maggio, e abbiamo subito allertato le Forze dell’Ordine e le Autorità Competenti che hanno dimostrato grande solidarietà ed hanno iniziato le indagini che stanno continuando. Ora c’è massima riservatezza sul prosequio della ricerca del colpevole.
Abbiamo subito fatto un comunicato stampa e avvisato tutti i consiglieri comunali, partendo dalla maggioranza, prima che venisse divulgato il comunicato ufficiale, e mi sono consultato con Fabio Tripaldi per l’opposizione. Spero di aver fatto bene, e sono ancora personalmente provato da questa esperienza sui generis.
Spero che presto il colpevole sia assicurato alla giustizia, e le indagini sono in avanzato stato. Appena saranno concluse sarà tutto comunicato».
Sono poi intervenuti sulla questione i consiglieri Davide Tibaldi, Fabio Tripaldi, Elena Alessandria e Cristina Casetta che hanno confermato le parole del sindaco, e dando segno di grande solidarietà con la maggioranza.
Si è chiesto anche di fare attenzione alla sicurezza, cavallo di battaglia della città, che è stata bucata proprio dall’interno del Comune: l’opposizione chiede di alzare l’asticella su chi entra magari in certe aree più sensibili e importanti.