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Attualità | 01 giugno 2023, 13:36

Mondovì, nasce l'albo delle associazioni e si adotta il "Daspo urbano"

Le due misure sono state votate nella seduta del consiglio comunale di ieri. Il sindaco: "Il daspo è una misura preventiva, nessuno vuole fare lo sceriffo"

Mondovì, nasce l'albo delle associazioni e si adotta il "Daspo urbano"

Si è riunito ieri sera, mercoledì 31 maggio, il consiglio comunale di Mondovì, convocato in seduta straordinaria e itinerante nella sede delle scuole di Sant'Anna Avagnina. Un'iniziativa nata alcuni anni fa attraverso una proposta del presidente del consiglio Elio Tomatis per dare possibilità ai residente delle varie zone della città di poter intervenire a margine della seduta per proposte e segnalazioni. 

Numeroso il pubblico che ha assistito alla seduta di ieri che, tra i punti all'ordine del giorno, oltre all'ingresso del neo consigliere Carluccio Cattanero ha visto anche l'approvazione all'unanimità della costituzione dell'albo delle associazioni.

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI 

Si tratta di un albo destinato alle associazioni, ai circoli e alle consulteche  siano costituite con un verbale ed uno statuto regolarmente registrati; che operino nel territorio del Comune di Mondovì; che abbiano un numero di soci aderenti non inferiore a 10 (dieci) e che non abbiano fini di lucro e non corrispondano emolumenti ai loro dirigenti. L'iscrizione è volontaria.

Le associazioni, i Circoli e le Consulte iscritte all’Albo potranno così richiedere l’assegnazione di uno spazio all’interno della costituenda “Casa delle Associazioni”; essere consultati prima che il Comune assuma decisioni rilevanti nell’ambito dei loro settori operativi; formulare al Comune proposte relative alla loro attività; richiedere al Comune sostegni economici o organizzativi per iniziative di particolare rilevanza pubblica; utilizzare lo stemma della Città di Mondovì, nel rispetto del vigente “Regolamento comunale per l’uso dello stemma, del gonfalone della fascia tricolore e delle bandiere. Concessione del patrocinio”, ed il logo della Città di Mondovì (city Brand).

Una proposta accolta positiviamente anche dal centrosinistra e dal centrodestra per la possibilità di promozione delle realtà che esistono sul territorio. 

DASPO URBANO 

Il Consiglio Comunale ha poi discusso l'approvazione della modifica al regolamento di Polizia locale, con l'inserimento del 'Daspo Urbano'.

Si tratta uno strumento introdotto nell'ordinamento nel 2017 e che, come succede per gli stadi, consente di allontanare da locali pubblici ed aree urbane persone che disturbano la normale fruizione e la civile convivenza.

Ad illustrare la proposta è stato il sindaco Luca Robaldo che ha evidenziato la necessità di adottare il provvediemnto per aumentare la sicurezza e garantire un buon livello di convivenza civile in Città: "Uno strumento consente di allontanare da locali pubblici ed aree urbane persone che disturbano la normale fruizione e la civile convivenza. In ogni rione sono state individuate aree pubbliche ove potranno essere applicati, ove necessari"

La misura interesserà buona parte del rione di Piazza e Breo e tutti i luoghi con punti considerati sensibili: asili nido, istituti scolastici di ogni ordine e grado; aree a verdi pubblicche e nei parchi giochi per i bambini; i pressi delle entrate o varchi di accesso alle strutture museali; in qualsiasi area del centro storico cittadino, e i parcheggi pubblici a corredo o servizio del medesimo centro storico, in relazione al generale interesse storico- artistico dell’area e dei consistenti flussi turistici da cui la stessa è interessata; presidi sanitari e infine aree destinate allo svolgimento di fiere mercati e pubblici spettacoli.

La misura prevede che la Polizia locale possa intervenire con sanzioni e allontanamenti per chi svolge accattonaggio molesto, richiesta di elemosine, raccolta firme con banchetti senza autorizzazione, richiesta di offerte/denaro , occupando spazi ed aree pubbliche o aperte al pubblico; offerta di piccoli oggetti quali, ad esempio penne, cartoline, piccoli prodotti del proprio ingegno, dietro corresponsione di offerta in denaro.

Le autorizzazioni per occupare i suolo pubblico ed esercitare vendita di gadget dietro offerta o raccolte firma dovrà essere fatta previa autorizzazione e potranno essere richieste per un periodo equivalente ad una giornata al mese. Dal provvedimento sono escluse le richieste provenienti da partiti/movimenti politici e/o riferite ad iniziative/campagne  /ricorrenze di portata nazionale o comunque riconosciute dall’Amministrazione Comunale, che non hanno limiti di presenza.

Il provvedimento ha trovato il favore del centro destra, i consiglieri Enrico Rosso e Rocco Pulitanò, hanno evidenziato l'importanza che il Daspo ricopre per la sicurezza: "Misura importante e in linea con quanto prevedeva il nostro programma". 

Diverse le opinioni del centro sinistra che vede la misura come un palliativo, il consigliere Davide Oreglia: "Si allontaneranno solo i problemi, dando l'impressione di un finta sicurezza. Forse la nostra città non aveva bisogno di un provvedimento così".

Sul punto sono intervenuti anche i consiglieri di maggioranza Erika Chiecchio e Guido Bessone. "Non ero convita di tutti i punti, ma facendo un bilancio sono più gli aspetti positivi che quelli negativi e quindi la misura mi trova d'accordo. Il nostro sindaco lo conosco bene e non farà 'lo sceriffo'".

In replica il primo cittadino ha concluso: "Si tratta di un provvedimento adottato già da molte altre città. Rassicuro tutti che l’obiettivo non è diventare un sindaco sceriffo, anzi, esattamente il contrario. Si tratta di una misura preventiva."

La misura è stata a larga maggioranza.

Arianna Pronestì

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