Si è riunito nei giorni scorsi il Comitato di Presidenza dell'associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio”. All'ordine del giorno, il tema del possibile ripristino di alcuni dei tribunali soppressi in seguito alla riforma della geografia giudiziaria, a dieci anni dalla chiusura del Tribunale di Alba e del suo accorpamento a quello astigiano.
Il Tavolo delle Autonomie – realtà che conta l'adesione di 73 comuni e 13 altri soggetti, tra i quali 5 associazioni di categoria, 6 aziende di primaria importanza dell'area e personalità rappresentative della realtà socioeconomica locale – ha stabilito di condividere la presa di posizione dei Comuni di Alba e di Bra, che il 18 maggio avevano approvato rispettive delibere di Giunta nelle quali si richiedeva una revisione della geografia giudiziaria stabilita dalla riforma del 2013, per ottenere la riapertura del Tribunale albese. L'intento è quello di sostenere la richiesta, da rivolgere al Ministro della Giustizia, di contemplare il presidio albese nel novero dei tribunali che, in seguito a nuove riflessioni, potrebbero essere ripristinati.
La provincia Granda ha mantenuto il solo Tribunale di Cuneo, nonostante la propria estensione territoriale superiore a quella della regione Liguria: sia le dimensioni fisiche, sia la popolazione, sia il dinamismo imprenditoriale giustificherebbero ampiamente il ripristino di una sede tribunalizia ad Alba. Il Comitato ha concordato di mettere in atto ogni azione ritenuta idonea a conseguire il risultato.