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Economia | 08 giugno 2023, 08:47

Legge sul made in Italy, Ghisolfi: "Assist storico per l'educazione finanziaria"

L'articolato progetto dedica un'ampia sezione alla promozione del diritto allo studio, affidando la realizzazione di questo fondamentale precetto a un insieme di strumenti finanziari e di raccolta del risparmio

Urso e Ghisolfi

Urso e Ghisolfi

L'articolato progetto normativo del Governo Meloni, proposto dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, dedica un'ampia sezione alla promozione del diritto allo studio, affidando la realizzazione di questo fondamentale precetto, di rilevanza costituzionale, a un insieme di strumenti finanziari e di raccolta, individuale e collettiva, del risparmio, diretti alla creazione di conti correnti a destinazione vincolata per le spese scolastiche e di alta formazione e specializzazione superiore.

Il programma si prefigge di coinvolgere attivamente il settore delle Banche autorizzate a operare nel nostro Paese, a favore di beneficiari che non abbiano ancora compiuto il trentesimo anno di età e che potranno utilizzare detti conti patrimoniali, unici per ognuno di essi e di importo complessivo non superiore a 100.000 euro, a partire dal compimento anagrafico dei sedici anni, per fare fronte agli oneri connessi alle quote di iscrizione ai corsi didattici, accademici e professionali, all'acquisto dei libri di testo, alle spese di alloggiamento ove la sede degli studi sia diversa dalla residenza originaria o dal domicilio familiare.

Si tratta di una norma a carattere innovativo, che si prefigge di favorire la mobilitazione del grande risparmio diffuso del nostro Paese, giacente presso gli istituti di credito, verso investimenti che aiutino i nostri giovani, di età compresa fra i 16 e i 29 anni, a perfezionare sul piano didattico e formativo il proprio talento, anche tramite esperienze di studio e specializzazione all'estero, e di metterlo a frutto all'interno delle filiere industriali, produttive e terziarie del made in Italy.

La disposizione legislativa, che si appresta ad affrontare l'esame parlamentare, si prefigge di stabilire un dialogo tra economia finanziaria, reale e della conoscenza, per conseguire risultati di carattere esponenziale contro la piaga della dispersione scolastica e della riconduzione di molti giovani, purtroppo, alla categoria dei "Neet", che a livello comunità indica coloro che non risultano impegnati in alcun percorso di studio, istruzione scolastica o professionale o lavoro.

Si tratta di una straordinaria operazione di educazione finanziaria, quella sottintesa alla operatività dell'articolo del disegno di legge governativo in oggetto, poiché responsabilizza nell'ottica del principio dell'investimento prudente e paziente sia il beneficiario finale del conto dedicato, sia il soggetto intestatario dello stesso, che può essere il genitore o titolare della patria potestà o un terzo, sia quanti a titolo erogativo liberale e volontario intendano concorrere ad alimentare il conto corrente stesso ovvero il fondo - specificamente attivato presso il ministero dell'economia e delle finanze MEF - che dovrà essere ripartito fra i soggetti intestatari in possesso di requisiti reddituali ISEE più bassi, con l'obiettivo di incentivare l'apertura di un maggior numero di tali conti.

Mentre il fondo ministeriale si rivolge a intestatari con ISEE fino a 15.000 euro, i benefici fiscali, a valere sugli importi versati dal beneficiario o da terzi all'interno del singolo conto dedicato e vincolato, operano laddove l'intestatario dello stesso possieda un indicatore ISEE fino a 40.000 euro. La finalità del legislatore, pertanto, è quella di favorire l'accessibilità delle famiglie del ceto medio, sulle quali tende a ricadere il peso delle rinunce ai progetti di studio per i propri figli a causa della crisi economica generale, alle migliori e più qualificate opportunità e possibilità di formazione e preparazione didattico professionalizzante.

Sarà un decreto interministeriale a stabilire i requisiti in base a cui gli istituti di credito potranno aderire al programma governativo, e rendere pertanto attivabili i conti correnti dedicati e agevolati, e a determinare le modalità secondo le quali i soggetti intestatari potranno procedere all'investimento delle disponibilità e dei saldi attivi di tali conti, avendo presenti: il migliore rapporto fra redditività e rischio, e fra liquidabilità, rendimento e rischiosità; l'adeguata diversificazione del portafoglio per settori, gruppi di imprese e aree geografiche; l'efficiente gestione e il contenimento dei costi transattivi e gestionali.

Alla specifica norma fin qui trattata, e culturalmente rivoluzionaria per un Paese come l'Italia, si abbina quella che prevede l'istituzione del percorso di studi denominato Liceo per il made in Italy, consistente in una modernizzazione e adeguamento degli attuali indirizzi economici delle Scienze umane, e al cui interno viene previsto un complesso di materie di apprendimento, a carattere addizionale e obbligatorio, finalizzate alla acquisizione di competenze specialistiche nelle scienze economiche (oltre che giuridiche), e dei principi e strumenti utili alla gestione e alla internazionalizzazione d'impresa, tutti ambiti nei quali l'educazione finanziaria svolge necessariamente una funzione protagonista per l'analisi e la padronanza dei fenomeni e delle attività programmatorie e gestionali di un progetto aziendale e di investimento produttivo in settori identificativi del made in Italy.

Si è pertanto in presenza di un complesso di sviluppi nel quale l'educazione finanziaria e l'alfabetizzazione economica acquistano di diritto, oltre che di fatto, il rango di materia trasversale per rendere fattibili e fruibili le normative destinate a rivitalizzare il risparmio diffuso degli Italiani intorno alle iniziative di lotta alla dispersione didattica, di prevenzione della migrazione dei talenti, di accesso amplificato al diritto allo studio e alla formazione occupabile e professionalizzante.

Gli stessi criteri e fini alla base della cattedra itinerante (definizione da parte del Presidente ABI Antonio Patuelli) portata avanti da oltre trent'anni dal Banchiere internazionale e scrittore Beppe Ghisolfi, artefice nel tempo e fin dai primi anni Duemila di una serie di pionieristiche iniziative tra le quali, appunto, il sostegno all'attivazione di libretti di risparmio a favore dei nuovi nati e dei giovani di minore età in ottica di responsabilizzazione personale, familiare e sociale verso accantonamenti prudenti, pazienti e di lungo periodo.

comunicato stampa

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