Nella notte fra il 7 e l'8 giugno, in Piazza Galimberti, sono stati strappati i manifesti di invito, regolarmente affissi negli spazi preposti, dietro vidimazione dell'agenzia concessionaria autorizzata per la conferenza contro l'aborto, che si terrà sabato 10 presso il centro anziani della Parrocchia "Cuore Immacolato di Maria" alle ore 15:00.
Gli organizzatori hanno immediatamente informato la Digos della Questura di Cuneo.
Luca Calabrese, organizzatore dell'evento che vedrà protagonista Mario Adinolfi, autore del libro "Contro l'aborto con le 17 regole per vivere felici", che si è detto rammaricato per l'accaduto ed ha dichiarato che "in democrazia tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione, nel rispetto della pluralità ideologica e dei principi costituzionali. Per questo motivo abbiamo stampato nuovi manifesti per riapporli ove sono stati divelti. Chi volesse legittimamente dare un giudizio sul libro potrà farlo dopo averlo letto o dopo essere venuto alla presentazione ed aver ascoltato l'autore. Strappare dei manifesti denota poca tolleranza e faziosa ideologia".
Andrea Elia Rovera, moderatore dell'evento, ha tenuto a sottolineare come simili atteggiamenti denotino quello che Marco Pannella definiva il "fascismo degli antifascisti".
"La libertà di espressione e di informazione" - prosegue - "va sempre rispettata e garantita. Un diverso atteggiamento denota violenza ideologica e squadrismo dottrinale".