Una storia che emoziona e fa riflettere quella che è stata raccontata da Mara Fazio nel suo libro "Dal giardino all'inferno. Lettere di una nonna ebrea dalla Germania" (Bollati Borginghieri, 2023).
Il volume è stato presentatalo lo scorso sabato 11 giugno, in villa Gobbi a Garessio, un luogo dal forte valore simbolico perché proprio in questo paese la mamma dell'autrice trovò rifugio e riuscì a recuperare quella 'quotidianità' che era stata strappata via in Germania dal nazismo.
Una storia profonda, intima, che l'autrice, come anticipava in un'intervista a TargatoCN (leggi qui), ha deciso di condividere con il pubblico "perché era un dovere primario testimoniare gli orrori di quel periodo, in modo da non dimenticare".
Alla presentazione è intervenuto un numeroso pubblico, tra i presenti anche il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio, fratello dell'autrice.
"Il nostro comune è un tassello fondamentale del libro - ha commentato l'assessore Paola Carrara - è quasi un personaggio. Ci tenevamo molto ad ospitare la presentazione qui, in Villa Gobbi, luogo che come amministrazione stiamo cercando di valorizzare ma in questo caso anche simbolo della grande solidarietà che gli ultimi proprietari dell'edificio dimostrarono alle donne Lindner quando giunsero a Garessio".
Ad accompagnare la presentazione è intervenuto il giornalista de 'La Repubblica', Bruno Quaranta.
Il libro raccoglie e contestualizza le lettere che sono state scritte da Lina (bisnonna della signora Fazio, ndr) e dalla nipote Anneliese, rimaste in Germania e indirizzate a Liesl Binswanger e Lore Lindner (rispettivamente la nonna e la mamma dell'autrice, ndr).
Dopo averle custodite per oltre sessant'anni Lore, tra i 90 e i 95 anni, decide di imparare a usare il computer per trascriverle. Poi le ha consegnata alla figlia Mara che spiega: "Le ha raccolte in un faldone e me le ha consegnate, senza aggiungere altro".