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Attualità | 16 giugno 2023, 07:11

Scuola dell’Infanzia e Primaria di Guarene Mussotto e Vaccheria: va tutto bene?

Lettera firmata da 70 genitori dell’Istituto Comprensivo Alba Quartiere Mussotto e Sinistra Tanaro critica sull'operato del dirigente scolastico

Il plesso della scuola primaria di Vaccheria, parte dell'Ic Mussotto Sinistra Tanaro

Il plesso della scuola primaria di Vaccheria, parte dell'Ic Mussotto Sinistra Tanaro

Si è evidentemente incrinato il rapporto fra i genitori degli alunni che frequentano l'Istituto Comprensivo Mussotto Sinistra Tanaro (infanzia, primaria e secondaria) e il dirigente scolastico Fabio Mauthe Degerfeld.

Alla base ci sarebbero difficoltà di comunicazione e di dialogo fra le famiglie e il dirigente, il taglio di molti progetti, nonché la prospettiva di avere a settembre a Guarene una sola sezione all'Infanzia in partenza.

Le incomprensioni e le problematiche sono riassunte in una lettera firmata da 70 genitori. La pubblichiamo integralmente a seguire.

***

Egregio dirigente, 

siamo i genitori di molti bambini più o meno grandi dell'Istituto Mussotto Sinistra Tanaro (infanzia, primaria e secondaria).

Le scriviamo questa lettera perché abbiamo bisogno di esternare il nostro dissenso rispetto al suo modus operandi, che non siamo più disposti a tollerare e che da questo momento in poi ci assumiamo la responsabilità di contrastare pubblicamente.

È da tempo infatti che un’intera comunità di famiglie attende di ricevere informazioni ufficiali circa il futuro scolastico dei propri figli: succede per le famiglie dei bimbi dell’infanzia di Guarene, che ad oggi ancora non hanno ricevuto notizie ufficiali in merito al luogo in cui i propri figli frequenteranno l’anno venturo, con settembre alle porte! Succede a quelle dei bimbi della primaria, che solo dopo continue richieste vengono oggi (14 giugno!) a conoscenza del fatto che la prima elementare partirà solo nel plesso di Guarene. Ma non sanno ancora con certezza quali saranno gli effettivi orari, malgrado molti genitori abbiano sollevato più volte nel corso dell’anno la necessità di mantenere in vigore quelli attuali (appelli - anche questi - caduti nel vuoto). E l’organizzazione delle famiglie? Sappiamo bene che queste informazioni non vengono fornite dal Provveditorato a giugno inoltrato, sappiamo che qualsiasi decisione in merito a eventuali spostamenti di sezione da un plesso all’altro e ridistribuzione dell'organico dei docenti vanno discussi negli opportuni organi decisionali della scuola, istituzione della cui natura democratica è da tempo evidente che lei si sta facendo beffe. Ci siamo anche chiesti se il numero di sezioni richieste al Provveditorato sia stato o meno congruo al numero di iscrizioni ricevute, ma anche su questo fronte, non ci è stata data alcuna risposta.

Da mesi, da quando lei ha preso il timone di questo istituto, nella scuola da lei presieduta succedono fatti che ci lasciano basiti: genitori, docenti, sindacalisti, persino giornalisti che cercano di avere un colloquio con Lei per problemi di varia natura sorti contestualmente alle Sua opera di dirigenza vengono liquidati da un imbarazzato corpo di segreteria, che riferisce a tutti lo stesso messaggio: il dirigente non è nel plesso. Come sa, la presenza del dirigente (o di chi ne fa le veci) presso il luogo di lavoro è un vincolo di legge, come sa, negarsi al confronto coi sindacati è condotta antisindacale, come sa, dirigente, la scuola è dei bambini. 

La scuola è dei bambini e delle famiglie che di questo prezioso servizio hanno bisogno e con esso hanno diritto a un dialogo costante, nonché dei docenti e del personale che ci lavora e che da mesi subisce decisioni da parte sua, di cui poi si deve anche fare portavoce con le famiglie. Cambiano discrezionalmente gli orari di ingresso e di uscita, spariscono i progetti, l’offerta del PTOF si impoverisce a tal punto che nel plesso di Guarene non si fa nemmeno più educazione fisica, spariscono le gite, le escursioni sul territorio, sparisce tutto ciò che - a suo dire - ha un costo, ma anche i progetti che gratuitamente vengono proposti da genitori e simpatizzanti volenterosi.

Perché? Lo abbiamo chiesto in tutti i modi ma di risposte non ne sono arrivate. 

Lei si cimenta molto bene con le leggi, che usa a sua discrezione a seconda dell’interlocutore che ha di fronte: d’altronde il diritto scolastico è un tale ginepraio che solo chi lavora nel settore può dirimere e comprendere. 

E così un colpo oggi e uno domani, dando versioni diverse a interlocutori diversi, il quadro è sempre più confuso. L’unica certezza, ad oggi, è che le decisioni non sono compartecipate, che l’accesso ai numeri (degli iscritti) non è stato consentito, senza nessuna ragione plausibile, che le sue decisioni cadono addosso a un intero territorio senza la benché minima possibilità di aprire un tavolo di confronto per trovare delle eventuali soluzioni concrete, se non prendere atto di irrevocabili soluzioni solipsistiche.

Ci lascia infine attoniti apprendere del tempo che, invece di dedicare a dirimere problematiche che stanno tenendo in apprensione tantissime famiglie, Lei impiega in attività quantomeno discutibili dato il Suo ruolo, come quella di rimaneggiare testi di canzoni straniere e di cantarle durante la festa di fine anno degli allievi, per veicolare messaggi che riteniamo inopportuni e irrispettosi nei nostri confronti, testi nei quali Lei allude a chiarimenti superati e incomprensioni appianate attraverso un confronto che per noi non c’è mai stato.

La scuola è dei bambini, vorremmo che fosse loro restituita nella sua interezza. 

Seguono le firme di 70 genitori di allievi dell’Istituto comprensivo Alba Quartiere Mussotto e Sinistra Tanaro.

Silvano Bertaina

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