Aperta dall'esibizione del maestro Bocini e accompagnata dal canto delle cicale tra gli alberi del parco, si è svolta ieri, martedì 11 luglio, presso l’Anfiteatro del Parco Alfieri di Magliano Alfieri, la presentazione del progetto di Candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale Italiana della Cultura 2026.
"Una presentazione 2.0", nelle parole del direttore Mauro Carbone, che testimonia la "volontà di costruire un laboratorio di rigenerazione territoriale legato al mondo della cultura".
Con una serie di brevi interventi, guardando alla visione e allo spirito che muovono la candidatura, sono stati approfonditi gli obiettivi che si vogliono raggiungere, entrando nel merito dei punti chiave e delle direttive che guideranno l’ideazione dei progetti. Alla conferenza stampa sono intervenuti: Giacomina Pellerino, sindaca di Magliano Alfieri ("Proviamoci e crediamoci, tutti insieme"); Carlo Bo, presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura, che ha ricordato il cronoprogramma, con la presentazione del dossier di candidatura entro il 27 settembre, l'annuncio della short list delle 10 finaliste il 15 dicembre e la proclamazione della città vincitrice il 29 marzo; Silvio Artusio Comba, sindaco di Monticello d'Alba (in rappresentanza del Roero); Roberto Bodrito, sindaco di Cortemilia (in rappresentanza delle Langhe), con gli 88 Comuni parte del progetto a formare l'ideale coda della cometa rappresentata nel logo ideato per la candidatura; Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC, insieme al vicepresidente Francesco Cappello, cha ha confermato l'impegno a sostenere economicamente il progetto, secondo l'adagio "metà consigli e metà soldi"; Bruna Sibille, consigliera della Provincia di Cuneo; Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte.
«Abbiamo la fortuna di essere nati un posto meraviglioso, che comporta anche una responsabilità: quella di essere persone all'altezza di questo compito. Candidare un territorio, e non solo una città, a diventare Capitale Italiana della Cultura è insieme naturale e rivoluzionario. Rivoluzionario perché non è mai successo che 88 Comuni si alleassero per una candidatura unica. E naturale perché, quando si parla di cultura e di humus fertile per la cultura, non esistono confini geografici, ma esistono un ambiente e una contaminazione che in questa terra in particolare hanno contribuito a creare uno straordinario patrimonio», dichiara Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, «Qui è nato Michele Coppino, l’uomo a cui si deve la legge che ha reso l’istruzione obbligatoria e gratuita in questo Paese. E qui sono nati o hanno vissuto alcuni degli scrittori più rappresentativi della cultura italiana del Novecento, penso a Cesare Pavese, a Beppe Fenoglio, a Giovanni Arpino cui questa terra non ha dato solo i natali, o l'ospitalità, ma è diventata la protagonista della loro opera e di quella narrazione che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Per tutte queste ragioni la Regione sostiene la candidatura di Alba Bra Langhe e Roero a Capitale Italiana della Cultura, unica per l'intera regione, che ci rende molto orgogliosi e sicuri di avere tutte le carte in regola per concorrere per un titolo così prestigioso che renderà questo territorio, che è già ricompreso nel patrimonio Unesco, ancora più conosciuto e attrattivo».
A seguire, si è tenuto un flash mob a cui hanno partecipato personalità del territorio, tra scrittori, poeti, attori, intellettuali, musicisti e sportivi, a rappresentare l’importanza e il valore culturale delle Langhe e del Roero: Paolo Tibaldi, attore; Paolo Giangrasso, attore; Cristina Surace, ballerina; Marco Soria del duo musicale Amemanera; Margherita Fenoglio, con una lettura dai testi di Beppe Fenoglio; Adrian Pinzaru, violinista; Laura Della Valle, poetessa; Fabio Bailo, che ha letto alcuni brani tratti dalle opere di Giovanni Arpino; Giovanna Stella, attrice; Valerio Berruti, artista; Caterina Gromis di Trana, scrittrice; Walter Porro, musicista e compositore; Alice Tondella, studentessa dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo; Elena Carletti, hockeista - capitano squadra HF Lorenzoni Bra; Laura Capra con Marco Grasso, con un reading dei testi di Cesare Pavese; Francesca Scarfì, dirigente scolastico Liceo Bra; Matteo Sobrero, ciclista.
Con questo evento si è mostrata la capacità delle Langhe e del Roero di produrre cultura e bellezza, e quindi di porsi come attore fondamentale nel panorama italiano, come un territorio unito da un’identità forte. I temi cardine che muovono il progetto di Candidatura, infatti, sono quello di voler creare un grande laboratorio, costituito dagli 88 Comuni del territorio, di idee, ricerca e creatività. L'obiettivo è far emergere l’importanza della cultura come asset di sviluppo e quindi stimolare il lavoro sinergico di industria culturale e impresa. La Candidatura può essere un motore di novità ed energia per le Langhe e il Roero, che da questo progetto potrebbero trarre ulteriore linfa, per sperimentare anche con i giovani del territorio. La Candidatura vuole dunque essere un laboratorio permanente per scrivere il futuro delle Langhe e del Roero.
LE INTERVISTE [VIDEO]
La Capitale italiana della Cultura è un’iniziativa del Ministero della Cultura per valorizzare i territori italiani. Ogni anno viene selezionata una città diversa, così da incrementare sviluppo e crescita in tutte le regioni. Il Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura sta concorrendo per eleggere i territori di Langhe e Roero per l’anno 2026.
Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.