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Attualità | 05 agosto 2023, 17:22

Biometano a Govone, primi passi per il comitato del "no": raccolta firme e fondi col porta a porta

Costituito formalmente, il gruppo chiederà di partecipare alla conferenza dei servizi che sta valutando l'autorizzazione all'impianto. Cuniberto (Comuneroero): "Ancora nessuna risposta ai nostri quesiti sull'impatto del biodigestore"

Un render dell'impianto, dalla presentazione della società proponente

Un render dell'impianto, dalla presentazione della società proponente

In questi giorni si è costituito formalmente il Comitato “No Biometano a Govone” sorto in opposizione al progetto dell’impianto di produzione di biometano che sorgerebbe a poche centinaia di metri dalle abitazioni della frazione Canove.

Presieduto da Roberto Cantamessa, con Fabrizio Massarone vicepresidente, ha un direttivo composto da Gianfranco Bazzini, Gianfranco Bariona, Cesare Cuniberto, Paola Parazzoli, Maria Grazia Perosino, Luigi Scarsi, Michela Sodano e Michele Zese. 

Ecco la sua prima comunicazione, contenente alcune novità: “Il Comitato ha formalizzato la propria costituzione depositando in data 04/08/2023 presso il Comune di Govone l’Atto costitutivo e lo Statuto. In data odierna ha presentato, presso la Provincia di Cuneo e il Comune di Govone, una richiesta di accesso agli atti e informazioni ambientali ai sensi del D.Lgs. 195/2005. A entrambi gli enti è stato formalmente richiesto, con separata istanza, di poter partecipare alle prossime Conferenze dei Servizi e alle successive riunioni in merito alla trattazione dell’argomento. Se possibile, già la prossima settimana sarà organizzata una raccolta firme e fondi con modalità di porta a porta e in alcuni punti commerciali, che hanno dato la propria disponibilità. Le persone che si occuperanno del porta a porta sono perlopiù conosciute, avranno con sé delega a firma del Direttivo e un documento di identità personale. Nei prossimi giorni si provvederà a contattare gli attori (enti pubblici e privati coinvolti) per un possibile primo incontro”.

[Al di là dello svincolo autostradale l'area dove dovrebbe sorgere l'impianto]

 

Questa dichiarazione di intenti fa seguito a una nota diffusa dal presidente dell’associazione Comuneroero Cesare Cuniberto, che ha ribadito quanto già affermato durante gli incontri pubblici ai quali hanno partecipato numerosi cittadini, molto preoccupati e per nulla convinti dalle rassicurazioni avute dalla ditta incaricata e dalla Snam riguardo alle emissioni e alla sicurezza dell’impianto.     

“Come è noto, è stato costituito il comitato – ha scritto Cuniberto – e le dichiarazioni sulle sue iniziative prossime le farà il comitato stesso, ogni volta che sarà necessario. È stato chiesto a Comuneroero di far parte del direttivo e l’associazione ha deciso di aderire e partecipa attraverso il sottoscritto e il socio Gino Scarsi. Questo genere di impianti sono fondamentalmente sbagliati alla radice: se ci sono combustioni non c’è circolarità. Diverso sarebbe produrre compostaggio, che è strettamente aerobico, cioè in presenza di ossigeno, sfruttando i siti già esistenti. Impianti di questo tipo creano problemi: odori, campi elettromagnetici, camion, combustione del biogas, formaldeide, solfuri. Vivere vicino a questi impianti porta rischi, disagi e potenziali problemi alla salute. Inoltre si produce il biometano perchè è pagato da tutti noi con il Pnrr, altrimenti il progetto non sarebbe economicamente sostenibile".

"È stato detto che i cittadini non hanno lasciato parlare la Snam – prosegue Cuniberto –: ma è anche vero che la loro presentazione e le loro argomentazioni non dicevano nulla. Nulla su emissioni in atmosfera, gestione acque, emissioni odorigene, informazioni sul digestato, studio viabilistico e del traffico, polveri sottili, temi sanitari, della salute, sulla vulnerabilità dei terreni. Abbiamo sottoposto loro 11 domande specifiche e ancora non abbiamo avuto risposte e sono passati 10 giorni. Non c’è trasparenza: i documenti non sono disponibili. Comuneroero darà tutto il supporto possibile al comitato e ai cittadini govonesi per bloccare questo progetto”.

Si resta dunque in attesa di ulteriori sviluppi, ricordando che pochi giorni fa è intervenuto sulla vicenda il sindaco Elio Sorba, precisando la sua posizione e le motivazioni che lo hanno portato a farsi da parte. Se le sue dimissioni non saranno ritirate entro il 20 di agosto, il Comune verrà commissariato fino alle elezioni della primavera 2024 e la vicenda potrà assumere contorni più complessi, con vari scenari possibili e ipotesi tutte da valutare.

Silvano Bertaina

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