“Ci tenevo a fare questa visita al carcere di Cuneo perché è giusto che le strutture carcerarie abbiano maggiore attenzione da parte delle istituzioni e della politica. In autunno dovrebbe esserci l’apertura un braccio in più del 41 bis che farà passare il numero di detenuti presso questa struttura da 315 a 400. Serve più personale, che dovrebbe arrivare, ma è bene che rimanga stabilmente e non sia solo di passaggio. Oggi i lavoratori e lavoratrici del carcere sono sotto organico e il direttore non è dedicato in modo esclusivo al carcere di Cuneo”
Lo dichiara Chiara Gribaudo, a margine della visita al carcere di Cuneo accompagnata dal direttore del Carcere Domenico Minervini e dal garante dei detenuti cittadino, Alberto Valmaggia.
“In questo distretto (che comprende Piemonte Liguria e Valle d'Aosta n.d.r) - continua Gribaudo- le carenze sono maggiori che altrove, dunque servono più ispettori, più agenti ma anche un ripensamento dal punto di vista dell’attenzione psichiatrica e educativa.”
“La stessa situazione riguarda i magistrati. Non è davvero possibile essere così scoperti”, conclude la deputata dem.