Fin da quando è stato istituito nel 2021, il registro unico nazionale del terzo settore ha sostituito tutti i registri di promozione sociale e delle organizzazioni di volontariato o ONLUS presenti all'interno del territorio di regioni e comuni. Si tratta di una soluzione molto comoda, che ha permesso di accorpare e semplificare la gestione di pratiche e iscrizioni da parte del pubblico, soprattutto per riuscire a offrire un indirizzo nazionale coerente con le decisioni prese. Ciò significa che, rispetto al passato, esiste anche un insieme di requisiti da rispettare per l'iscrizione al terzo settore.
Si ricorda che il terzo settore è occupato da tutte quelle realtà che funzionano per obblighi di volontariato e ONLUS: non possono far parte del terzo settore tutte quelle realtà economiche e sociali che abbiano come obiettivo il lucro, dal momento che ciò sarebbe contrario rispetto allo spirito di un settore che non è né giuridico o amministrativo, né economico e relativo all'aspetto mercantile, ma che ha attinenza con il sociale, la tutela del territorio o della persona. Di seguito, tutti gli aspetti da considerare a proposito dell'iscrizione al registro unico nazionale del terzo settore, oltre che le azioni da svolgere per garantire una corretta iscrizione.
Chi si può iscrivere al RUNTS?
Per evitare ambiguità e errori che sono dettati soprattutto da una mancata iscrizione corretta, che penalizzerebbe anche la propria organizzazione qualora rispecchi i requisiti richiesti in merito, è importante considerare chi si può iscrivere al registro unico nazionale del terzo settore. Come detto precedentemente, il settore in questione è specifico solo di tutte quelle realtà che non hanno uno scopo economico e commerciale ma che si strutturano nella forma di volontariato e di no profit.
Per questo motivo, tutte le organizzazioni e le realtà specifiche che sono accettate all'interno del registro unico nazionale del terzo settore sono le seguenti: organizzazioni di volontariato, ONLUS senza scopo di lucro, associazioni di protezione civile, associazioni di promozione sociale, associazioni riconosciute o non riconosciute dal territorio nazionale per la tutela del territorio o del cittadino, enti filantropici, fondazioni, enti privati per il perseguimento di attività civiche, enti senza scopo di lucro, imprese non iscritte al registro e non presentanti l'obbligo di iscrizione, che operano nel campo del mutuo soccorso.
Come iscriversi al Registro Unico Nazionale e requisiti da rispettare
Detto questo, si viene adesso ad un insieme di accezioni più pratiche: come si può accedere al registro unico nazionale per il terzo settore e quali sono i requisiti da rispettare? Innanzitutto, bisognerà essere muniti di carta di identità elettronica o di SPID, requisiti essenziali per verificare la propria identità e la presenza di un'organizzazione di cui si è presidenti o membri. L'iscrizione è possibile attraverso il portale dedicato al registro, ricercabile direttamente dal sito ufficiale del ministero del lavoro e delle politiche sociali. Per effettuare l'iscrizione correttamente bisognerà dotarsi di SPID o carta d'identità elettronica, compilato tutti i campi obbligatori e presentando i documenti richiesti sotto forma di PDF.
In secondo luogo, bisognerà anche attendere la ricevuta dell'ufficio, firmare quest'ultima e inviarla nuovamente via mail. La conferma di avvenuta iscrizione all'interno del registro unico nazionale del terzo settore avverrà ancora una volta via mail, attraverso l'invio di una PEC, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Nel caso in cui la risposta non arrivi, per termini normativi la domanda sarà ufficialmente accolta. Per rendere la propria domanda chiara bisognerà indicare denominazione, forma giuridica, sede, data di costituzione dell'associazione, oggetto di interesse, attività, codice fiscale, partita Iva o personalità giuridica, patrimonio e rappresentanza legale, in termini di generalità sia dei soggetti che presiedono che di quelli che operano.