La Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano finanzierà il recupero del palazzo che ospita la Filarmonica Arrigo Boito in via Lancimano.
L'intervento è stato annunciato e dettagliato in una conferenza stampa tenutasi nella sede della stessa fondazione venerdì 8 settembre.
Il Presidente Gianfranco Mondino ha in tale contesto sottolineato come i lavori si pongano in continuità con l'impegno profuso in passato per il recupero dell'Hostello Federico Sacco e di Palazzo Burgos.
Analogamente agli altri due interventi, infatti, anche per questo nuovo cantiere vi è il duplice scopo di recuperare un immobile storico e di offrire una sede idonea allo svolgimento di attività culturali.
Spiega Mondino: "L'intervento è realizzato in collaborazione con la Consulta per la valorizzazione del beni artistici e culturali di Fossano, che, ai 250.000 euro impegnati da noi, ha aggiunto altri 100.000 euro, che andranno a coprire i costi per la progettazione e per il restauro degli affreschi".
Si tratta di un edificio che racchiude parti di un ex convento, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Ad aggiungere complessità: i locali sono di proprietà del Comune di Fossano mentre le parti comuni sono di proprietà dell'ASL CN1.
Ancora Mondino: "Nonostante sia oberata di lavoro, la Soprintendenza ha compreso l'importanza della cosa e ci ha aiutati a sbrogliare alcuni nodi, permettendo uno sviluppo di spazi da rifunzionalizzare per l'attività didattica dell'Arrigo Boito e della Fondazione Fossano Musica. Si lavorerà sulla copertura, sui serramenti, sulle facciate, sugli impianti e sui pavimenti."
Il Sindaco Dario Tallone ha ben accolto l'iniziativa di Fondazione: "per quanto possibile, pur avendo alcune altre pratiche all'analisi della soprintendenza, abbiamo chiesto e ottenuto di dare la prioritá a questi lavori, vista la disponibilità economica immediata. Riguardo la storica filarmonica, è stato possibile dirottare buona parte delle attività di prova nella sala "ex contrattazioni".
Pensate che nell'elenco dei comuni piemontesi che partecipano all'Art Bonus, che determina le risorse spese nel patrimonio artistico, siamo al primo posto con oltre un milione e duecentomila euro! E sappiamo bene chi dobbiamo ringraziare in primis!"
Il presidente della Filarmonica Boito Enrico Serafini, entusiasta, ha ringraziato la Fondazione per la grande attenzione: "Le coincidenze fanno sempre fare una riflessione aggiuntiva: la nostra realtà è nata nel 1883 e oggi siamo nel 2023: festeggiare il centoquarantesimo anno di attività in questo modo è bellissimo. In più, in un passaggio del nostro statuto del 1903 si invitava i soci della Arrigo Boito a versare la propria quota presso la Cassa di risparmio di Fossano, che si andava costituendo a partire dal Monte di Pietá: sono centoventi anni che la CRF (e poi la Fondazione) sostiene la filarmonica!"
Mimmo Italia, dell'ufficio tecnico di Asl Cn1, anche a nome del Direttore Generale e del Direttore dell'Ufficio Tecnico ha ringraziato la Fondazione e la Consulta per l'impegno profuso sui beni di proprietà dell'azienda.
L'architetto Sergio Zorniotti, dello studio Martinelli, progettista dell'intervento, è invece entrato nei dettagli, descrivendo il lavoro preventivato: "Si tratta di un importante risanamento conservativo. Gli spazi su cui interverremo sono parte della Chiesa di Santa Chiara, che affacciava su piazza Castello, e della quale purtroppo rimane ben poco! Innanzitutto è doveroso occuparsi della copertura e della volta, danneggiate dalle pioggie di quest''anno. In più sposteremo la porta d'accesso - oggi non a norma -, demoliremo e ripristineremo il parquet, inserendo il riscaldamento a pavimento ed effettueremo un consolidamento statico della parte bassa della copertura, con il cambio dell'orditura non funzionale. Aggiungeremo poi la linea vita e ci concentreremo, per finire, sulla facciata su via Lancimano, intervenendo con malta di calce e presumibilmente restaurando integralmente gli infissi esistenti.
Il cronoprogramma è in via di definizione ma le prime ispezioni sono già avvenute e di fatto il cantiere è già partito."
A concludere Enrico Serafini ha ancora sottolineato come la presenza nell'archivio della filarmonica di pezzi pregiati come il labaro firmato dal presidente Einaudi, alcune lettere originali di chiamata alle armi per i musici e molto altro materiale raro, tra cui alcune pergamene, potrebbe far diventare la sede, meta di visita culturale qualificata in uno spazio che sarà di fatto rinnovato, sia strutturalmente che artisticamente.