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Farinél | 10 settembre 2023, 11:40

Farinèl/Un anno di Farinèl. Vi svelo quali sono i pezzi più letti e quelli che più ho amato scrivere

L’11 settembre 2022 con un pezzo di ringraziamento a Maria Franca Ferrero per il suo impegno a favore dell’ospedale a Verduno prendeva il via la rubrica curata dal giornalista Marcello Pasquero

Marcello Pasquero

Marcello Pasquero

Un anno fa iniziava questa bella avventura del Farinèl e nasceva sotto una buona stella perché non capita spesso che a un giornalista venga offerta la possibilità di scrivere una propria rubrica scegliendo il nome, la periodicità, i temi da trattare.

Si tratta di una grande prova di fiducia da parte dell’editore che carica di voglia di fare bene, ma anche di responsabilità.

L’unico piccolo ostacolo nella piacevole discesa che l’editore mi ha proposto più di un anno fa era dato dal giorno scelto per la pubblicazione della rubrica: la domenica, nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio, due dei momenti di minore traffico online per i siti di informazione.

Con grande entusiasmo ho approcciato questa nuova sfida professionale che mi portava, dopo aver scritto oltre 5.000 articoli in carriera, ad andare oltre, a esprimere le mie idee e le mie opinioni partendo dalla mia esperienza quotidiana.

Ero convinto di poter fare bene, ne ero certo, di poter trovare temi interessanti da trattare, di potermi anche prendere qualche rivincita o di concedermi il lusso, finalmente, di rispolverare argomenti rimasti per tanto tempo in un cassetto, ma temevo che l’uscita della domenica nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio potesse comunque risultare una spada di Damocle per le visualizzazioni degli articoli.

Non senza qualche timore, ho chiesto, nei giorni scorsi, alla redazione di poter visualizzare gli Analytics dei Farinèl sui siti di Targatocn.it e Lavocedialba.it, nell’ottica di individuare i pezzi più letti e quelli meno efficaci.

I numeri mi hanno piacevolmente stupito, sui due portali le visualizzazioni sono state complessivamente circa 300 mila per oltre 200 mila utenti e un tempo di lettura medio di 1 minuto e 30 secondi, un’enormità in un’epoca in cui una notizia viene letta mediamente per pochi secondi. Vedendo il tempo medio dei due siti mi sono anche reso conto di come le testate del gruppo possano contare su lettori molto più attenti rispetto alla media nazionale.

Con mio grande stupore il Farinèl più letto è risultato quello uscito il 9 luglio alle 14.30, dal titolo: “Trenta minuti capaci di spazzare via anni di lavoro e sacrifici”, un pezzo figlio dello scoramento per la grandinata del 6 luglio che ha messo in ginocchio Langhe e Roero causando danni inestimabili e azzerando, in molte zone, la produzione di vino, frutta e nocciole.

Con 20 mila visualizzazioni è risultato il Farinèl più apprezzato dell’anno.

La sorpresa più grande è però al secondo posto dove si trova uno dei pezzi a cui sono più legato, uno dei più intimi e onestamente quello che pensavo potesse registrare meno visualizzazioni.

Così non è stato e anzi mai avevo ricevuto tanti commenti di persona su un pezzo che semplicemente raccontava un piccolo, e inatteso, atto di gentilezza di uno sconosciuto in un momento di difficoltà.

Il Farinèl dal titolo: “Ho scoperto la bellezza di un atto di gentilezza gratuito e disinteressato e voglio raccontarvela” è stato letto oltre 10 mila volte. Altra curiosità: sul sito “Lavocedialba.it” il tempo di lettura medio è risultato altissimo, vicino ai 2 minuti, segno che gran parte di chi ha aperto l’articolo lo ha letto interamente, con mia grande gioia.

Il terzo pezzo più letto, con 9.500 visualizzazioni è dedicato alle vittime della strada: “Domenico, Edoardo, Flavio non ci sono più. Sulle strade della Granda abbiamo perso 1.800 vite in 20 anni”.

Mi stupisce che tra i Farinèl più letti ci siano quello dedicato al mio compleanno, quello in cui si celebra Italo Calvino con la frase che mi ha cambiato la vita e il pezzo in cui ricordo la figura del direttore artistico di Radio Alba Antonella Levi, scomparsa il 17 dicembre 2022.

Articoli molto personali che non pensavo potessero registrare numeri importanti, a fianco alle brevi biografie di imprenditori come Giacomo Morra e Michele Ferrero, premiate da ottimi risultati.

Numeri che dimostrano quanto ci sia bisogno di leggere storie di vita e di riscatto, di personaggi positivi, di figure che hanno permesso al nostro territorio di essere conosciuto nel Mondo e che, spero, confortino l’editore, che ha creduto fortemente nella rubrica.

Questo ho cercato di fare nel primo anno di Farinèl: mettere al centro piccole storie che solitamente non vengono raccontate e questo continuerò a fare a partire dalla prossima uscita che sarà dedicata a uno dei più grandi patriarchi della provincia di Cuneo.

Vanno in archivio i primi 52 pezzi di questa rubrica, con la speranza di poter tirare altre molte volte le somme. Grazie a tutti voi gentili lettori dal vostro riconoscente Farinèl.

Marcello Pasquero

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