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Politica | 12 settembre 2023, 22:01

Cuneo, Manassero nega fratture nella maggioranza: “Periodo difficile politicamente, ma non mi spavento”

Boselli chiede conto alla sindaca delle “crisi” cittadine, da tettoia Vinaj al possibile sostegno di Centro per Cuneo ad Alberto Cirio nella corsa alla riconferma. E torna lo spettro delle elezioni anticipate

Il consiglio comunale di Cuneo

Il consiglio comunale di Cuneo

Tettoia Vinaj (il cui debito complessivo ormai ammonta a oltre 850.000 euro), spesa corrente in aumento, lo stato di salute economica del MIAC, le vicende riguardanti l’ospedale Santa Croce e Carle e la sanità del territorio, quella del progetto sul biodigestore di Borgo San Dalmazzo e – ultima ma non ultima – l’apparente intenzione di “diaspora” di uno dei gruppi di maggioranza verso le forze regionali di centrodestra. Sono questi gli argomenti che Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha voluto portare all’attenzione del consiglio comunale del capoluogo nella serata di lunedì 12 settembre.

Argomenti che lo stesso Indipendenti identificherebbe senza dubbio di più come “scenari di crisi grave”, e che ha riportato recentemente anche alla presidentessa nazionale del Partito Democratico: “Situazioni assurde, fuori controllo, che configurano una situazione per la sindaca Manassero davvero difficile: non credo ci siano precedenti di ferite così gravi e scandalose, in questo numero, nella storia amministrativa della città”.

Sturlese: “Prosegue la governance ‘clientelare’ del passato”

A fare fronte comune con il capogruppo di via Meucci i colleghi di minoranza Beppe Lauria, Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia).

Come ho detto in occasione dell’elezione della sindaca questi cinque anni (se saranno cinque davvero) si dimostreranno complessi – ha commentato Lauria - ; lei ha ereditato dei ‘badò’ mica da ridere, per i quali in certi casi non la ritengo più che correspensabile assieme ad altri colleghi della sua giunta”.

Sturlese ha iniziato il proprio intervento con una provocazione: “L’atteggiamento della sindaca espone la città a delle elezioni anticipate. Ma la domanda è: sarà un rischio o un’opportunità? Perché l’alternativa è continuare così, con il tipico metodo della passata amministrazione (tra l’altro in parte ragione di alcuni degli scenari di cui si discute), e non credo sia auspicabile”.

Si tratta dell’eredità di una governance ibrida, un’amministrazione delegata ad alcuni attori sociali ed economici che riguarda qualunque settore della cosa pubblica in un rapporto che sa di indefinito, clientelare” ha aggiunto il decano del consiglio comunale.

Il caso tettoia Vinaj è uno dei punti più neri della nostra città – ha rincarato la dose Bongiovanni - : non possiamo che prendere atto di una situazione così grave e imbarazzante, per la quale, comunque vada dal punto di vista giuridico, la responsabilità politica rimarrà indiscutibile. Il Comune sembra inoltre non essere capace di prevedere e governare la situazione economica della città; atteggiamento assurdo, poi, quello di sostegno al progetto attuale del biodigestore, e quello sull’ospedale: le infrastrutture si pretendono, ‘a ogni costo’”.

Manassero: “Periodo difficile. Ma non mi spaventa”

La sindaca Manassero è partita, nella propria risposta, con il definire la situazione politica attuale – così vicina agli appuntamenti elettorali regionale ed europeo - “delicata, fatta del riflesso di dinamiche politiche nazionali che non sono conseguenti a quelle di una realtà come la nostra: la maggioranza è intenzionata a governare la città e lo dimostrano i voti sui bilanci e le delibere della giunta, sempre unitari e allineati”.

Su tettoia Vinaj abbiamo attivato noi un’azione legale nei confronti di un privato che sta facendo del male all’amministrazione comunale e a tutta la città, e a chiusura di quest’anno ci attendiamo la decisione del giudice sul tema. Ordine pubblico e sicurezza non vengono scaricati sulle forze dell’ordine, sono loro competenza istituzionale; si tratta di un tema condiviso, lo scaricabarile è posizione che riduce le certezze e la comprensione dei cittadini, che così rimangono nella fragilità. Lavoriamo e lavoreremo, anche, sul Piano Regolatore”.

Insomma il momento non è facile ma personalmente non mi spaventa; voi stuzzicate un’eventuale fragilità dell’amministrazione, e sarà nostra ambizione sfidare questa vostra convinzione. Ma rispedisco al mittente l’accusa di ‘amministrazione clientelare’ - ha concluso Manassero – Rispetto a chi? Servirebbe poterlo dimostrare, per affermarlo”.

Simone Giraudi

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