Superato a pieni voti l’esame di taratura effettuato da due mezzi della ditta Tesi con la presenza di un paio di tecnici della Sodi Scientifica (l’azienda che ha fornito l’apparecchiatura), i quali sono transitati per ben cento volte davanti al velox, raggiungendo una velocità massima di 168 chilometri all’ora, questa mattina, martedì 19 settembre, lo strumento di rilevamento della velocità ha subito gli ultimissimi ritocchi, consistenti nel posizionamento di due ulteriori cartelli, di un guardrail a protezione sua e degli automobilisti che dovessero uscire di strada nei suoi paraggi (in entrambi i casi si tratta di fare il possibile per evitare danni da collisioni) e nella “pittura” sul manto stradale di due grossi segnali di divieti contenti il limite imposto in quel tratto di strada: i 70 chilometri orari.
Settanta chilometri orari cui l’autovelox ne aggiungerà 5 di tolleranza, come previsto dal codice, portando così il limite a 75.
Il Codice della strada prevede una sanzione da 41 a 168 euro per chi supera il limite di 10 chilometri orari, da 168 a 674 euro con decurtazione di 3 punti sulla patente per chi supera il limite da 10 a 40 chilometri, da 527 a 2.108 euro con decurtazione di 6 punti sulla patente per chi supera il limite da 40 a 60 chilometri e da 821 a 3.287 euro con decurtazione di 10 punti sulla patente per chi supera il limite da 40 a 60 chilometri.
Per un beffardo blackout che in questo momento interessa tutta la zona ad esso circostante, l’autovelox tra Paesana e Sanfront, in località Pamparini, al momento è tuttora fermo al palo ed entrerà in azione non prima di giovedì mattina 21 settembre.