L’odore (o il profumo) delle sogliole, dei branzini e dei calamari, appena pescati, che si mischia con quello di mare, ricco di iodio e di salsedine, espandendosi tra le calli di Venezia.
Sono queste le sensazioni che sprigiona l’immagine scattata da Alessandro Gandolfi a Venezia a ‘Campo della Pescaria’, il mercato del pesce tra i più antichi al mondo che si affaccia sul Canal Grande a pochi passi dal Ponte di Rialto.
L’olfatto risveglia le memorie perdute e i ricordi e viene ‘raccontato’ attraverso la ‘vista’ delle fotografie di Gandolfi.
I profumi, le fragranze di determinati luoghi, gli aromi del cibo, il profumo di un corpo o anche gli odori molto sgradevoli, attraverso l’olfatto stimolano la memoria influenzandone il giudizio.
Tutte queste sensazioni sono ‘narrate’ in 80 immagini scattate in 18 Paesi del mondo dal fotogiornalista di fama internazionale Alessandro Gandolfi nella mostra ‘Smelling the world – I profumi del mondo’ inaugurata ieri, venerdì 22 settembre, a Savigliano, allestita tra palazzo Taffini, sede di Múses, e l’adiacente seicentesco palazzo Muratori Cravetta, collegati tra loro dal suggestivo Giardino dei Sensi.
L’esposizione multisensoriale trae la sua origine da un reportage di National Geographic Italia pubblicato a febbraio 2023, in occasione del 25° anniversario dell’edizione italiana.
La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano e da Múses - Accademia Europea delle Essenze, che appare in copertina proprio in quel servizio fotografico.
“Ho sempre cercato di raccontare il mondo attraverso i miei scatti – spiega Gandolfi – e adesso ho l’opportunità di legarli anche all’aspetto olfattivo che rievoca determinate situazioni facendole rivivere a chi le osserva.
Grazie a questa esposizione ho avuto l’opportunità di associare le immagini esposte a una serie di fragranze, profumi e odori che si collegano alle fotografie esposte attraverso la multisensorialità”.
Osservando gli scatti di Gandolfi si rivive la dolcezza di una madre che ha appena partorito in un ospedale nel periodo del Covid, ma anche la sensazione sgradevole e di guerra nel vedere un carro armato distrutto dai missili francesi in Libia. Oltre l’aspetto visivo del mezzo incendiato, quello olfattivo riporta all’odore di fumo e metallo bruciato che si mischia all’olezzo di petrolio e polvere da sparo. Tutti questi sentori sono riprodotti dal salnitro, proprio uno dei componenti della polvere da sparo, che si può annusare da un’ampolla posta davanti alla fotografia.
‘Smelling the world – I profumi del mondo’ è quindi una mostra da ‘vedere’ ma anche da ‘annusare’: oltre a vista e olfatto, coinvolge anche il tatto e l’udito.
Tutti i sensi vengono interessati nell’allestimento multisensoriale curato da Essentialia, il progetto di coinvolgimenti multisensoriali legato a Múses.
Tra le fotografie esposte sono installati dei ‘touch point’ olfattivi, ideati per raccontare ‘l’essenza’ ovvero i profumi e gli odori che ‘emanati’ dagli scatti di Gandolfi.
Inoltre video e stimoli sonori arricchiscono di informazioni l’esposizione, offrendo ai visitatori un approccio pienamente inclusivo e immersivo.
All’inaugurazione di ‘Smelling the world – I profumi del mondo’ tenuta nel salone d’onore di palazzo Taffini erano presenti, oltre al fotogiornalista Alessandro Gandolfi, il sindaco di Savigliano Antonello Portera, l’assessore con delega alla Cultura Roberto Giorsino, Roberta Barbero per l’associazione Le Terre dei Savoia e Daniela Salvestrin direttrice Atl Cuneo.
A fare gli onori di casa Valeria Pelle responsabile comunicazione di Múses.
Ha portato i saluti della Regione il consigliere Matteo Gagliasso.
“Questo progetto fotografico ed espositivo - spiega Roberto Giorsino, assessore alla Cultura - rappresenta un unicum per come è stato concepito e allestito, per inclusività e capacità di sollecitare il coinvolgimento sensoriale. Costituisce l’occasione per osservare il mondo in un’ottica diversa, attraverso immagini ed esperienze suggestive e coinvolgenti, oltre che per scoprire due pregevoli palazzi seicenteschi, raffinati simboli della nobiltà sabauda e l’affascinante centro storico della città di Savigliano”.
Il percorso della mostra è adatto a tutti e si presenta particolarmente suggestivo e stimolante anche per la possibilità di viverlo con un gioco digitale elaborato da “YEG!”.
Una coinvolgente caccia al tesoro da fare con lo smartphone che, di sala in sala, metterà alla prova l’attenzione dei visitatori e permetterà di scoprire molte curiosità sulle immagini e i profumi della Terra e dell’Uomo.
La mostra è nata dalla collaborazione con il Múses, progetto culturale ed espositivo, ideato dall'Associazione Le Terre dei Savoia, per valorizzare i saperi secolari del Piemonte nella produzione delle erbe officinali, ospitato nell’elegante palazzo Taffini D’Acceglio di proprietà della Cassa di Risparmio di Savigliano. Gestito dal 2019 dalla società YEG! Múses è diventato un innovativo polo di ricerca e sviluppo del marketing olfattivo e realizza importanti progetti didattici con l’università IULM di Milano.
La mostra sarà visitabile fino all’8 gennaio, secondo i seguenti orari di apertura:
giovedì, venerdì e sabato: 14-18; domenica e festivi: 11-13 e 14-18.
Biglietti:
Adulti solo mostra 10 euro; mostra + visita Múses 18 euro.
Over 65 solo mostra 8 euro; mostra + visita Múses 18 euro.
Ragazzi dai 12 ai 18 anni solo mostra 8 euro; mostra + visita Múses 13 euro.
Under 12 solo mostra ingresso gratuito; mostra + visita Múses 5 euro.
Scolaresche solo mostra 4 euro; mostra + LAB +visita Múses 12 euro mostra + visita Múses 8 euro.
Presentando il biglietto della mostra si potrà accedere gratuitamente anche al Museo Civico di Savigliano, sito in via San Francesco da Paola 17, e alla mostra Rosa Sonora, al piano terra di palazzo Cravetta, nei rispettivi orari di apertura.