Può dirsi ampiamente soddisfatto Riccardo Ghigo, sindaco di Scarnafigi, per il parterre de roi di ministri (Gilberto Pichetto Fratin e Roberto Calderoli), viceministri (Andrea Delmastro), sottosegretari, deputati e senatori, presidente di Regione, assessori e consiglieri regionali, oltre a circa 200 sindaci convenuti nel suo paese per la ventitreesima assemblea nazionale dell’Anpci (Associazione Nazionale Piccoli Comuni).
Un’ affermazione per Octavia – l’associazione dei Comuni della pianura saluzzese che conta 17 adesioni – oggi presieduta dal giovane sindaco di Cardè Matteo Morena che ha avuto in lui – insieme al compianto architetto Mario Guasti, già sindaco di Manta – i maieuti.
Una manifestazione politica in cui a fare la parte del leone è stato indubitabilmente il centrodestra, pur con la presenza di due dei tre consiglieri regionali piemontese del Movimento 5 Stelle, Ivano Martinetti e Sarah Disabato, che non hanno però preso la parola.
È stato invece motivo di chiacchiericcio, ma non di pubbliche polemiche, l’assenza della Provincia. Gli organizzatori si sono limitati a spiegare che l’invito era stato regolarmente inviato anche se nessuno si è presentato.
L’avvicinarsi di un nuovo appuntamento elettorale il prossimo anno (europee, regionali e comunali) ha fatto registrare il pressochè tutto esaurito dei big cuneesi e piemontesi del centrodestra. Le poche assenze sono state giustificate da impegni sul fronte istituzionale.
A sorpresa è arrivato – dopo il collega Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) - anche il ministro per gli Affari regionali e l’Autonomia Roberto Calderoli (Lega).
Sollecitato dalla presidente dell’Anpci Franca Biglio sull’estensione del mandato ai sindaci (lei era ovviamente interessata al quarto per i “suoi” piccoli Comuni), Calderoli è rimasto tuttavia sul vago.
“Quando si annunciano riforme - ha detto il ministro - la platea parlamentare è sempre molto vasta, si aggira sull’ 80/85% ma poi, mano mano che si entra nello specifico, si assottiglia. Io sono d’accordo con voi e sono sempre stato al vostro fianco, ma voi – ha annotato Calderoli - dovete intensificare la pressione sui parlamentari dei vostri rispettivi gruppi”.
Mattatore politico della giornata è stato il presidente della Regione Alberto Cirio, il quale non ha mancato di tessere sperticati elogi ai sindaci dei piccoli paesi.
“Siete il contatto più diretto con la popolazione. Ero presidente da cinque mesi quando siamo stati travolti dal Covid e ricordo bene – ha affermato – quanto mi avete sorretto e quanto siete stati vicini alla vostra gente in una situazione di caos generale”.
“Bisogna essere un po’ matti oggi ad accettare di fare il sindaco perché – ha osservato – non è accettabile che ogni incombenza, di qualsivoglia natura, sia sempre e comunque in capo al sindaco”.
Cirio ha espresso perplessità sulle modalità con cui in passato è stata spinta la fusione tra Comuni, arrivando a parlare di “ricatto” economico, ma “il sistema – ha evidenziato – non ha funzionato o ha funzionato solo per pochi”.
Il presidente, il cui intervento è stato interrotto a più riprese da scroscianti applausi, ha concluso assicurando che “Il Piemonte vuole bene ai piccoli Comuni e lo ha dimostrato non solo con una pacca sulla spalla”.
Nella tarda serata di ieri – a conclusione dell’assemblea – Franca Biglio, sindaco di Marsaglia, gran mattatrice durante tutta la manifestazione – è stata riconfermata per un altro quinquennio alla guida dell’Anpci, l’associazione che raggruppa i piccoli Comuni d‘Italia e che ambisce ad avere, in prospettiva, un ruolo non dissimile da quello dell’Anci.