L’elevata volatilità che attualmente contraddistingue il mercato dell’energia, dovuta ad una situazione macroeconomica molto complessa che ha raggiunto il suo apice con il conflitto russo-ucraino, sta determinando ormai da diverso tempo rincari dei prezzi piuttosto frequenti.
Questa instabilità, che naturalmente ha impattato in modo importante sui fornitori, al di fuori del settore energetico sta mettendo in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese. Per queste realtà, allora, trovare una soluzione efficace per affrontare il problema ed evitare che gli effetti della crisi vadano a compromettere il business è senza dubbio fondamentale.
Per comprendere quali sono, al giorno d’oggi, le strategie di intervento migliori per le PMI, ci siamo rivolti all’esperto di energie rinnovabili e finanza agevolata Tommaso Bordini, che all’argomento ha dedicato anche un libro, “Intelligenza Energetica: la guida definitiva per liberarsi dalla schiavitù degli aumenti energetici nell’era post-Covid”, edito da Bookness e uscito a febbraio 2023.
Cosa stanno cambiando i trader energetici e quali conseguenze sta portando alle PMI?
Negli ultimi tempi i fornitori energetici stanno attuando diversi cambiamenti, con cui stanno provando a invertire quella tendenza che li ha portati a operare con margini piuttosto ridotti, tra perdite e insolvenze che pesano in modo importante sul bilancio.
Come ho messo in evidenza anche nel mio libro, i trader energetici sono intervenuti e stanno intervenendo soprattutto sulle politiche commerciali, adottando misure più rigide nei confronti delle PMI.
Senza dubbio, un aspetto cruciale riguarda le tipologie di contratti: attualmente, infatti, l’offerta dei fornitori si compone principalmente di tariffe a prezzo variabile, in cui il costo dell’energia viene periodicamente ricalcolato, tenendo conto dell’andamento del prezzo medio registrato sul mercato all’ingrosso. Si tratta di proposte contrattuali con cui per i trader energetici è possibile tutelarsi quando si verificano rialzi – una circostanza che si presenta piuttosto di frequente in un periodo di volatilità elevata come questo.
Per la stessa ragione, sempre più spesso, in fase di scadenza o rinnovo, si registrano modifiche unilaterali di quei contratti a prezzo fisso molte aziende avevano sottoscritto proprio per evitare di subire conseguenze legate a possibili rincari.
Bisogna anche tenere conto del rinnovo delle condizioni economiche, che sta interessando in particolar modo le aziende energivore, responsabili quindi di valori di consumo molto elevati.
Per evitare che questi provvedimenti possano impattare sul business delle imprese, a cui sempre più spesso viene richiesto anche di produrre una garanzia di pagamento, è necessario conoscere appieno la materia energetica e adottare un cambiamento che permetta di tutelarsi al meglio dai rincari.
Come possono le PMI evitare le incertezze del settore energetico?
Per affrontare al meglio questa situazione di incertezza le PMI devono tutelare il proprio business con delle strategie finalizzate a favorire efficienza e transizione energetica, così come adottare gli strumenti finanziari più indicati per proteggersi dai rincari.
Senza dubbio, una soluzione potrebbe essere quella di investire in impianti con cui favorire – per quanto possibile – l’autoconsumo, come nel caso della tecnologia fotovoltaica, che al giorno d’oggi richiede un investimento iniziale pari a 3,5 anni di spesa determinata dall’approvvigionamento energetico tradizionale.
Naturalmente, gli interventi di riqualificazione con cui ottimizzare consumi e costi sono numerosi, senza contare che si può valutare di entrare a far parte di una comunità energetica rinnovabile, un’associazione legalmente riconosciuta in cui imprese, privati cittadini ed enti si impegnano a produrre, utilizzare e condividere energia prodotta da fonti rinnovabili.
Anche in un periodo di crisi energetica come quello attuale, quindi, le PMI possono attuare soluzioni nell’immediato, così come programmare piani d’azione a lungo termine con cui promuovere una crescita del business orientata alla salvaguardia delle proprie risorse e a impattare meno sull’ambiente.