Ripartire dalle infrastrutture e dalle grandi opere per dare un’altra velocità al Piemonte, all’economia e alla sanità. E’ unanime la posizione di Fabio Carosso, vice presidente della Regione Piemonte, Marco Gabusi, assessore ai Trasporti, e Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte.
Gli assessori hanno infatti partecipato alla seconda edizione del festival “L’Italia delle Regioni”, con un momento di confronto a Palazzo Reale.
Carosso: "Le Regioni siano protagoniste"
“Siamo molto soddisfatti, è un’occasione unica: abbiamo ospitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti delle Regioni, dando vita a un confronto molto intenso su problematiche che ci accomunano: dal Nord al Sud abbiamo parlato di infrastrutture, logistica, grandi opere. Le Regioni siano protagoniste, come lo sono state fino a oggi” è l’auspicio di Carosso.
Icardi: "Semplificare per migliorare la sanità"
Chi pensa che la collaborazione tra Regioni sia fondamentale nella gestione della Sanità è Icardi: “Già in conferenza delle Regioni avevamo dibattuto sulle pratiche per utilizzare i fondi nazionali per costruire ospedali o per effettuare nuovi interventi: sono procedure piuttosto complesse e lunghe, serve una semplificazione per l’utilizzo dei fondi”.
“Una semplificazione - ha proseguito Icardi - necessaria per la validazione dei progetti. Rischiamo di avere infrastrutture pronte dopo 15 anni, già vecchie rispetto alla progettazione. Abbiamo bisogno di tempi rapidi per l’utilizzo di fondi pubblici in partenariato”.
Gabusi: "Tav e Terzo Valico, avanti coi progetti"
Soddisfatto dell’esperienza vissuta con gli altri colleghi di tutte le Regioni l’assessore Marco Gabusi: “Abbiamo portato la nostra esperienza. Il Piemonte, da regione di confine e con difficoltà di collegamento, sta diventando una regione centrale in Italia e in Europa”.
“Grazie a Tav e Terzo Valico, nel 2025 e nel 2030, si compirà un progetto europeo che collegherà meglio le regioni italiane, i porti liguri, con il centro dell’Europa. Abbiamo lottato per ottenere queste infrastrutture, spiegando i benefici che porteranno. E abbiamo combattuto oggi, in fase di realizzazione, perché nonostante le complicazioni date dal caro materiali, non possiamo fermare il disegno complessivo pianificato tanti anni fa e che ora deve essere compiuto” ha concluso Gabusi.