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Attualità | 10 ottobre 2023, 19:26

Santo Stefano Roero, il Municipio ha quantificato debiti per 1,1 milioni di euro. Si tratta col Ministero degli Interni

Partecipata assemblea pubblica sul tema dei debiti accumulati dal Comune e sull'arrivo di alcune decine di migranti nell’ex Casa di Riposo 'San Giuseppe Lavoratore'

Uno scorcio di Santo Stefano Roero

Uno scorcio di Santo Stefano Roero

Molti cittadini hanno partecipato lunedì 9 ottobre all’assemblea organizzata dall’Amministrazione Comunale di Santo Stefano Roero, nella chiesa di San Bernardino, al fine di discutere alcuni temi 'caldi' e urgenti che riguardano la vita pubblica del piccolo paese roerino.

La sindaca Giuseppina Facco ha fatto il punto sulla situazione finanziaria, illustrando e informando i cittadini sul debito totale della precedente gestione che aveva portato al commissariamento del Municipio. Dopo le richieste di rimborso dei 24 creditori, la somma si aggira intorno a 1 milione e 150mila euro con altri 90-92mila euro ancora da verificare.

Le possibilità di rientro sono due e si dovrà scegliere fra un meccanismo che prevede la possibilità di dilazionare i rimborsi o la negoziazione, con la criticità in quest’ultimo caso, di dover saldare il debito entro 30 giorni.

Da parte del Ministero degli Interni c’è stata qualche apertura e il prossimo 24 ottobre si riunirà una commissione per valutare insieme ad altri casi anche quello di Santo Stefano Roero.

“L’assemblea ci ha permesso di rendere consapevoli i cittadini della realtà in cui sta operando la loro amministrazione comunale – ha dichiarato la sindaca – affinché si rendano tutti conto di come ci dobbiamo muovere e delle scelte che faremo. Sono contenta della partecipazione attiva di molte persone, ho l’impressione che progressivamente sta crescendo l’interesse per la vita del paese”.

Paese che ha visto nelle ultime settimane l’arrivo nell’ex Casa di Riposo 'San Giuseppe Lavoratore' di alcune decine di migranti, ospitati a carico della Cooperativa Alpi del Mare Onlus di Mondovì.

A informare sulle prospettive future di queste persone, tutti maschi fra i 18 e i 50 anni, sono intervenuti Marco Bertoluzzo del Consorzio socio-assistenziale Alba Langhe e Roero, il parroco Don Paolo Marenco  e i responsabili del centro di accoglienza.

Pur essendo ancora privi di documenti e in attesa di destinazioni diverse, i migranti potranno essere impiegati per svolgere lavori socialmente utili, come hanno già fatto in alcune occasioni, accompagnati dagli operatori della cooperativa e da addetti comunali, per non passare il tempo inattivi fra quattro mura.

La loro presenza in paese non ha creato alcun malumore, anzi alcuni abitanti hanno manifestato l’intenzione di dar loro una mano per quanto possibile fare come privati cittadini.

Come in altri paesi roerini durante l’assemblea è emersa la questione dei rifiuti abbandonati lungo strade e scarpate, sollevata da alcuni abitanti, che si sono resi disponibili per cercare o proporre delle soluzioni.

Silvano Bertaina

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