Si terrà venerdì 13 ottobre alle 11 in sala San Giovanni a Cuneo l’inaugurazione ufficiale della 24esima edizione della Fiera Nazionale del Marrone, che proseguirà poi sino a domenica 15 ottobre.
L’evento è stato presentato ufficialmente nella serata di ieri (lunedì 9 ottobre) nella sala del consiglio comunale all’attenzione della IV commissione.
L’assessore alle Manifestazioni Sara Tomatis ha presentato le novità dell’edizione imminente ovvero l’introduzione – in piazza Europa - del “villaggio del Castagno” sede dell’esposizione “in vaso” organizzata dai vivaisti piemontesi, del convegno organizzato dall’università di agraria e da UNCEM e del ritorno del progetto PLUFF dedicato ai più giovani, per scoprire le nostre valli “in gioco”; la seconda, grande, novità è l’appuntamento con il Concorso nazionale dolci al castagno, con due categorie tra cui anche i professionisti: la presentazione dei dolci si terrà in sala San Giovanni, la premiazione in piazza Galimberti.
Inoltre, come di consueto, il centro storico della città - da piazza Galimberti a piazza Virginio – ospiterà gli oltre 250 standisti. La manifestazione sarà a ingresso libero venerdì e sabato dalle 9 alle 23, domenica dalle 9 alle 21.
Tomatis: “Parlare di castagna è parlare di sostenibilità”
“Sempre più la Fiera Nazionale del Marrone diventa un momento per la valorizzare dei nostri prodotti, di ciò che ci caratterizza e rende unici, ponendo al centro la castagna che per noi rappresenta anche la storia del nostro territorio – ha commentato Tomatis - . Ma oggi parlare di castagna e di castagneti significa anche parlare di tutela del territorio, di sostenibilità ambientale e di tutela della biodiversità, temi quanto mai attuali che ci richiamano alla responsabilità di preservare la bellezza che ci circonda”.
“Ecco perché, accanto alla tradizionale presenza degli espositori e ai tantissimi eventi collaterali, ci saranno anche momenti di approfondimento: si parlerà di montagna e turismo con l’evento organizzato dalla CIA, di filiere forestali con l’università Torino-DISAFA e l’Uncem, di sostenibilità ambientale con l’Ente di Gestione delle Aree Protette Alpi Marittime e il Parco Fluviale Gesso e Stura con i loro infopoit. Naturalmente la valorizzazione del nostro territorio passa anche attraverso la creazione di sinergie con i territori vicini: Langhe e Montagne, insieme, valorizzano ed esaltano le peculiarità di un territorio che offre al turista un paesaggio ricchissimo. In ultimo voglio ringraziare tutte le associazioni di categoria, i tanti artigiani e coltivatori e tutti gli attori del nostro territorio che ogni anno con entusiasmo danno vita alla Fiera” ha concluso l’assessore.
I consiglieri: “Iniziativa con eco nazionale, ma quanto costa?”
Tra gli intervenuti nello spazio lasciato alla discussione tra i commissari Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) ha chiesto che l’evento si componga di iniziative più legate all’importanza storico-culturale della coltivazione e del consumo della castagna, specie nel dopoguerra.
“Non ho mai amato molto l’iniziativa ma ne riconosco il successo di pubblico e il fatto che si stia lavorando per rinnovarla – ha aggiunto Beppe Lauria - . Servirebbe però capire quanto costa al Comune. E se si tratta di un ‘mercato aggiuntivo’: ci sono attività commerciali che con la castagna non hanno nulla a che fare”.
Anche Elio Beccaria (Cresce Insieme) si è detto inizialmente poco interessato alla manifestazione “ma nel tempo ho imparato ad apprezzare il mondo della castagna: per motivi famigliari ho vissuto l’ascesa e il declino del comparto. L’evento ha ormai cassa di risonanza nazionale e, oggi, la produzione non riguarda soltanto le montagne”.
Luca Paschiero (capogruppo di Crescere Insieme) si è invece detto da sempre un grande fan della Fiera come Sara Manassero (PD) e Serena Garelli (Centro per Cuneo), e auspica che l’evento abbia eco più ampia. Le due consigliere hanno anche posto l’attenzione sui laboratori gratuiti dedicati alle scuole.