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Eventi | 12 ottobre 2023, 11:53

"Rassegna dei bovini piemontesi di sottorazza albese della coscia”: ad Alba le mucche in passerella

La tradizionale fiera del bestiame tra passato e problemi attuali del settore, fra gli sguardi curiosi dei turisti e allevatori inquieti. E a fare il tifo per Bologna…

"Rassegna dei bovini piemontesi di sottorazza albese della coscia”: ad Alba le mucche in passerella

Sotto la tettoia di Piazza Prunotto ad Alba gli allevatori fanno scendere i loro animali con grande perizia, li dirigono nel loro settore, sono bravi, ci sanno fare.

A controllare le operazioni ci sono Piero Oberto e Bruno Bima, i giudici.

Poi ci sono i veterinari, i vigili urbani, gli addetti comunali, un pubblico che via via si fa più folto con l’arrivo dei turisti in visita alla “Fiera Internazionale del tartufo bianco d’Alba”, nel cui alveo la “Rassegna dei bovini di sottorazza albese della coscia” è inserita da molti anni, anche se pare sia nata prima, addirittura negli anni ’20 del secolo scorso.

I bovini sono animali buoni, non c’è dubbio. Pur trovandosi in un ambiente del tutto diverso dalla loro stalla si comportano bene, agitandosi appena un po’ al primo impatto con la piazza e con tutti quei curiosi.

Arriva anche “Bologna”, la mucca di mio cognato, in gara nella categoria delle “grassottelle”, che mi si perdoni l’irriverenza, nel loro ambiente è considerata una qualità.

Lui continua a sfregarla con la farina, anche se è già pulita, si vede che ci tiene. Lei ha un lato B di proporzioni notevoli, la gualdrappa (la vincono le prime cinque di ogni categoria) potrebbe portarla a casa. Faccio il tifo.

Sono nove le categorie in gara: Vitelloni della coscia interi, Vitelle della coscia, Vitelli castrati, Manzi da due a sei denti, Manze da due a sei denti, Vacca grassa da macello, Bue grasso da macello oltre sei denti, Vitelloni interi meticci e Vitelle meticce.

Ci sono animali davvero straordinari per dimensioni e caratteristiche.

La razza piemontese, gli allevatori, tutto il mondo zootecnico cuneese legato a questa particolare famiglia di mucche e tori dal manto bianco vivono in realtà un momento difficile.

Prezzi di foraggio e mangimi alle stelle, sovrabbondanza di vitelli, aziende che faticano a far quadrare i conti: però almeno in queste occasioni i problemi sembrano accantonati.

Anche se in numero minore rispetto agli altri anni, come ci conferma Piero Oberto, per via di nuove regole sanitarie che hanno costretto alcuni a rinunciare all’ultimo minuto, la rassegna albese va tenacemente avanti, sotto la spinta di Mario Sandri consigliere del Comune di Alba con delega all’agricoltura e la passione dello stesso Oberto, da 43 anni organizzatore infaticabile e giudice dall’occhio esperto.

Il mondo degli allevatori bisogna conoscerlo e non solo per luoghi comuni. Intorno a loro ruotano molte attività, da quelle casearie, alle aziende meccaniche, ai mangimifici, al commercio al dettaglio. Le istituzioni forse dovrebbero esser loro più vicine, ma non sempre va così.

Eppure una Fiera dei bovini all’interno della Fiera del tartufo bianco funziona ancora, c’è quel pizzico di competizione che lascia intravedere il desiderio comunque di migliorare e andare avanti, nonostante gli ostacoli.

Si compete con il proprio animale come testimonial del proprio lavoro, perché “Bologna” per mio cognato, non è solo una vacca, è il risultato della passione che ci mette ogni mattina quando si alza all’alba e come tutti i risultati non viene per caso, ci sono dietro scelte, sacrifici, impegno quotidiano, determinazione.

“Bologna” vincerà la gualdrappa, ne sono certo. Porta in giro il suo sederone con molta classe.

I risultati arriveranno, le premiazioni andranno per le lunghe. Il momento è buono per rivedere amici e fare qualche affare con i commercianti, aggiornarsi su prezzi e novità.

La prossima Rassegna Bovina di Alba è già fissata per il secondo giovedì dell’ottobre 2024, la Regione Piemonte l’ha già inserita nel calendario delle manifestazioni patrocinate.

Piero Oberto farà 44.

Silvano Bertaina

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