Riceviamo e pubblichiamo la lettera di ringraziamento del papà di Aleksander, un bambino saluzzese di 9 anni, tornato a scuola, dopo lunghi mesi passati nella struttura ospedaliera di Genova.
“Sei felice? Sono poche le persone che ti chiedono se sei felice, o almeno nella mia vita non mi è capitato spesso… ma c’è una persona, speciale, che invece lo chiede spesso, e non lo chiede per circostanza, ma lo chiede perché interessa davvero… Sto parlando di Aleksander, mio figlio, uno splendido bambino di 9 anni che nella sua vita, per colpe non sue, ha dovuto affrontare battaglie che nessun bambino al mondo dovrebbe passare, soprattutto negli ultimi anni, non potendo godersi la sua infanzia, come tutti gli altri.
Per cinque mesi è stato ricoverato presso il Gaslini di Genova, dove ha subìto una serie di interventi che gli hanno ridato luce. Questa lettera è per ringraziare pubblicamente tutto lo staff dell’istituto, dal primario prof. Lino Nobili, alle Oss, passando per le infermiere, gli specializzandi, i neurochirurghi, i diversi operatori che, grazie alla loro professionalità, esperienza e conoscenza, hanno dato una speranza a mio figlio di poter provare a fare una vita dignitosa.
Si parla spesso di malsanità in Italia, ma per una volta, vorrei invece parlare di struttura eccellente, fatta di persone con empatia, che fanno del loro lavoro uno scopo, ovvero il bene dei bambini.
Uno speciale grazie va alla scuola Elementare Francesco Costa di Saluzzo, alla dirigente scolastica e soprattutto alle maestre Paola Brezzo, Gabriella Barbero e Paola Natelli, e alle maestre di sostegno Giulia, Francesca e Giulia che nei mesi del ricovero sono state sempre presenti, anche se a 200km di distanza, insieme ai compagni di scuola di Aleksander, con videochiamate, disegni e messaggi.
Era come se Ali fosse stato sempre in classe con loro e al ritorno a Saluzzo, lo hanno riempito di affetto, regali e lavoretti splendidi. Ho imparato da questa esperienza, che la scuola non si ferma ai banchi, non si ferma alle porte di uscita, all’ultimo gradino, ma la scuola va oltre ai libri di testo, agli esercizi, agli esami… la scuola è fatta di persone, nel nostro caso, con immensa fortuna, di persone con un animo immenso, persone speciali.
Posso dire, che Ali non poteva avere maestre migliori, e sapendo che la sua istruzione è affidata a loro, sono davvero fortunato.
Un grazie speciale a tutti quelli che mi sono stati vicino, alla mia famiglia, che mi ha supportato in questo percorso in ogni modo possibile, ai miei colleghi, alle persone a me care che mi hanno dato la forza ogni istante di pensare positivo e allo stesso tempo di essere forte con mio figlio.
Un grazie a tutti”.