Sembrano pochi, ma perché lo sono davvero. Stamattina alcuni dipendenti dell'Ispettorato nazionale del Lavoro hanno scioperato, in contemporanea con i colleghi di tutta Italia, per chiedere, maggiori tutele e il riconoscimento, anche economico, del prezioso lavoro che svolgono, in un Paese dove le morti sul lavoro sono una piaga.
In provincia di Cuneo, una tra le più grandi d'Italia, sono solo 30, anche se dovrebbero essere 80. Stando ai dati diffusi dai sindacati, ha aderito alla protesta il 93%.
Poco personale e competenze in crescita. "Non viene riconosciuta la professionalità ai lavoratori e l’informatizzazione risulta assolutamente insufficiente ed inadeguata, mancano schede dati, telefoni, dispositivi di protezione individuale DPI, per poter lavorare bene! Tutto ciò a danno della collettività che fatica a ricevere quotidianamente i servizi di prossimità, come la convalida delle dimissioni, la tutela delle lavoratrici madri, le istruttorie per gli ingressi degli extracomunitari richiesti dalle aziende ecc. ecc. .
Da tempo chiediamo, inoltre, che siano riconosciuti gli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione, corrisposti a tutti i dipendenti dello Stato Ministeriali, ma non ai dipendenti INL!
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Ispettorato del Lavoro sono quindi stanchi e stufi di vivere nel paradosso di dover tutelare gli altri lavoratori, senza ricevere nessuna tutela!