Nel pieno rispetto della tradizione questa mattina a Guarene è stata distribuita nel centro del paese la tradizionale 'Cisrà', preparata, cucinata e distribuita da un gruppo di guarenesi a cui sta molto a cuore questa usanza.
Ettore Chiavassa esperto conoscitore del Roero, dei suoi usi e costumi, dei suoi paesi circondati da vigneti e svettanti sulle colline ha intervistato numerosi anziani e ricostruito la nascita di questa storia.
“Possiamo chiamarli i 'cisi del conte'. Infatti il conte Umberto Provana di Collegno (1906 - 1991) il giorno dei Santi invitava la popolazione di Guarene al S.Rosario che recitava personalmente completo di quindici Misteri e in latino, nella piccola cappella privata situata nel giardino all'italiana che costeggia il suo castello.
Dopo, offriva a tutti i partecipanti le tradizionali castagne bollite.
Il giorno successivo, dedicato al ricordo dei Morti, prima di svernare nel suo palazzo di Torino, distribuiva alle persone più bisognose del paese, nei "fujot" che ognuno si portava da casa, il minestrone di "cisi".
Da qualche anno a Guarene, poco distante dall'Annunziata, è stata ripresa la tradizione secolare della distribuzione dei "cisi", con l'intento di mantenerla viva nella memoria e nella partecipazione dei guarenesi.
Questa e altre tradizioni, testimonianze vive di una cultura legata alla natura e alle stagioni, ai cicli della vita, ai riti e alla devozione religiosa, devono essere mantenute e tramandate, soprattutto alle giovani generazioni. Senza, perderemmo tutti il nostro senso dell'essere, della direzione, dell'appartenenza.
Lo stesso concetto di comunità cesserebbe di esistere”.
Un proverbio in piemontese ricorda il novembre piovigginoso e la saggezza di un tempo: "Quand che 'r castel ed Guarene o s' anvilupà, ra tera a s' anssupà".