"Un incontro importante e spero risolutivo per definire il futuro e la composizione delle opere complementari. Come Regione puntiamo a fare da equilibratori e facilitatori tra tutte le istanze coinvolte. Col via libera all'ultimo lotto 2.6a Verduno-Cherasco bisogna procedere e non perdere tempo".
Con queste parole l'assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi anticipa al nostro giornale quelli che saranno i contenuti della nuova Conferenza dei Servizi dedicata al completamento dell'autostrada A33 Asti-Cuneo, in programma per mercoledì 8 novembre, ancora una volta in modalità asincrona.
L'appuntamento coinvolgerà, oltre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la concessionaria, la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo col suo consigliere delegato Massimo Antoniotti e i sindaci dei diversi Comuni interessati dal passaggio dell'A33.
Il terzo ponte sul Tanaro, ora finanziato almeno in parte per altre vie, la collegata tangenziale Est di Alba, la sistemazione delle Provinciale 7 tra Verduno e Pollenzo e la creazione di una bretella di collegamento tra viale Nogaris a Bra e la stessa provinciale rappresentano le principali opere comprese nel pacchetto di interventi da 120 milioni di euro che il territorio albese e braidese ottenne da Ministero e concessionaria allorquando, nell’aprile 2012, acconsentì all’inversione nella realizzazione dei lotti albesi allora mancanti: il II.5 dell’attraversamento di Alba e il II.6 ora in fase di ultimazione.
La successiva revisione del tracciato autostradale, col definitivo abbandono del lotto II.5, e dei relativi piani economici dell'opera ha portato al superamento di fatto di quell’accordo con la conseguente perdita di un beneficio che gli enti locali hanno continuato a chiedere a gran voce anche a fronte dell’ulteriore risparmio ottenuto dalla concessionaria con la mancata realizzazione dell'attraversamento albese e col superamento del percorso in galleria a favore di un più economico – da 700 a 300 milioni di euro circa – passaggio fuori terra nella tratta tra Roddi e Cherasco.
Più volte rimandato in questi anni a un successivo esame, il tema è ora all’attenzione del Ministero, chiamato a trattarlo a partire dall’incontro della prossima settimana.
Tra gli enti che in questi anni hanno più volte richiamato l’importanza di non lasciare inevasi i passati impegni c’è sicuramente il Comune di Alba. "La battaglia di Alba e del territorio non è ancora finita visto che resta da chiarire la questione delle opere complementari, fondamentali per migliorare la viabilità locale", sottolineava nelle scorse settimane il sindaco Carlo Bo nell’esprimere soddisfazione per il via libera ai lavori di completamento dell'Asti-Cuneo.