Curiosità - 07 novembre 2023, 07:04

Dopo l’aurora boreale ecco il fenomeno del Ballooning. Cos’è e perché accade

Anche in Piemonte lo spettacolo delle ragnatele giganti immortalate dal fotoamatore Enrico Ruggeri

Enormi “lenzuoli” biancastri sui terreni piemontesi. In questi giorni migliaia di ragni hanno ricoperto campi e risaie con ragnatele da record che, mosse dal vento, hanno dato effetti ottici molto suggestivi. Vedere gli scatti del fotoamatore Enrico Ruggeri per credere.

Il fenomeno è conosciuto con il termine “ballooning” (da balloon, mongolfiera) e no, Halloween non c’entra niente. Si tratta di un processo mediante il quale i ragni si muovono nell’aria, rilasciando uno o più fili sottilissimi per catturare il vento che li fa volare in balia delle correnti atmosferiche e delle correnti elettriche.

Praticamente, questo tipo di ragno, spiegano gli esperti, abitualmente vive al suolo, ma in casi di emergenza cerca rifugio su alberi e arbusti dove crea queste enormi tele nella speranza che il vento lo prenda e lo porti in luoghi più sicuri. 

Un esperimento del 2018 ha confermato che i campi elettrici forniscono una forza sufficiente per sollevare i ragni in aria. Il volo in mongolfiera è un comportamento per cui i ragni e alcuni altri invertebrati utilizzano la dispersione nell’aria allo scopo di spostarsi da un luogo all’altro, grazie ad una quasi invisibile vela da parapendio in nanofibre, che li può trasportare anche per centinaia di chilometri e fino a raggiungere un’altezza di 4.500 metri. A causa del maltempo, però, il processo di costruzione di queste ragnatele stavolta è avvenuto al suolo.

Come racconta un articolo pubblicato sull’Atlantic, ogni giorno circa 40mila temporali trasformano la Terra in un gigantesco circuito elettrico, in cui l’alta atmosfera è caricata positivamente e la superficie del pianeta fa da polo negativo. Anche nei giorni di sole, la differenza di potenziale elettrico per ogni metro d’aria sopra alla superficie è di circa 100 volt; nei giorni di maltempo, questo valore può aumentare di decine di migliaia di volte. I ragni, a quanto pare, sfruttano abilmente questa differenza di cariche e le forze che ne derivano per i propri viaggi aerei.

Già nel 1832 Charles Darwin, descrisse così il ballooning: «Ho visto piccoli ragni che, una volta arrampicatisi su una sporgenza, innalzano l’addome, producono un filo e veleggiano via orizzontalmente, ma con velocità inspiegabile». Spettacolare? Inquietante? Fate voi.

Silvia Gullino