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Attualità | 11 novembre 2023, 13:39

Bra commemora i 20 anni della strage di Nassirya

Nell’attentato persero la vita 19 italiani in Iraq. Il dolore e il raccoglimento nella mattina di sabato 11 novembre

La commemorazione a Bra dei caduti a Nassirya (Foto Luciano Cravero)

La commemorazione a Bra dei caduti a Nassirya (Foto Luciano Cravero)

La città di Bra non dimentica. Era il 12 novembre 2003, ore 8.40 italiane, ore 10.40 a Nassiriya, città irachena a maggioranza sciita e capoluogo della provincia di Dhi-Qar, il giorno in cui la guerra entrò di nuovo nelle case degli italiani. Un terribile attentato, compiuto con un camion e un’auto imbottiti di esplosivo, devastò la base italiana Maestrale e portò la morte tra i militari impegnati nell’operazione Antica Babilonia.

Dodici carabinieri della Msu (Multinational Specialized Unit) uccisi. Morti anche cinque militari dell’Esercito e due componenti civili di una troupe che stavano lavorando ad un film. L’eroico intervento del carabiniere Andrea Filippa di guardia all’ingresso principale della base che sparò agli attentatori evitò conseguenze che avrebbero potuto essere ancora più tragiche. La base principale fu ridotta a uno scheletro di cemento. L’altra sede, “Libeccio”, distante poche centinaia di metri dalla prima, venne danneggiata anch’essa dall’esplosione.

A distanza di vent’anni, la ferita è ancora aperta e nella mattina di sabato 11 novembre, Bra ha voluto raccogliersi nella piazza che ha dedicato al sacrificio di sangue dei Caduti di Nassiriya, diventato un seme di pace. Una commemorazione molto toccante, che ha coinvolto emotivamente tutti gli intervenuti, tra i quali i dirigenti degli istituti scolastici cittadini.

Alla presenza delle autorità civili e militari della città, è stata deposta una corona d’alloro da parte del sindaco Gianni Fogliato e del Comandante della Compagnia dei Carabinieri, Tenente Colonnello Lorenzo Repetto. Non poteva mancare un picchetto d’onore a cura dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma. Durante la cerimonia è stata ribadita più volte l’importanza di ricordare i sacrifici dei martiri della pace e il sacrificio quotidiano delle Forze dell’Ordine che si impegnano in difesa dei più deboli.

I Caduti
A Nassiriya persero la vita 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni. Tra gli italiani, dodici Carabinieri: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone. Cinque militari dell’Esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. Due civili: il regista Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato sulla ricostruzione del paese e il cooperante internazionale Marco Beci.

Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace
La camera ardente venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, dove fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, officiati dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale.

Dal 2009, il 12 novembre, giorno dell’attentato di Nassiriya, è la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.

Silvia Gullino

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