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Attualità | 14 novembre 2023, 16:33

Tra pochi giorni il palazzo del Provveditorato agli Studi di Cuneo non esisterà più

Manca poco per la demolizione totale dell'edificio, iniziata lo scorso 6 novembre. Al suo posto un nuovo, moderno ed energeticamente efficiente isituto scolastico

Tra pochi giorni il palazzo del Provveditorato agli Studi di Cuneo non esisterà più

A distanza di otto giorni dall'avvio delle operazioni di abbattimento del palazzo di corso De Gasperi, fino a pochi mesi fa sede del Provveditorato agli studi di Cuneo, resta in piedi solo una piccola porzione di edificio. Entro la fine della settimana non ci sarà più.

I lavori sono iniziati lo scorso 6 novembre, con la demolizione totale calcolata in un paio di settimane. Cronoprogramma rispettato, quindi.

Dopo inizieranno i lavori di scavo per passare alla costruzione della scuola. 

Progettista è il raggruppamento temporanero tra Studio Kuadra con Eutecne SRL EP&S S.C.A.R.L.- Consorzio stabile, CSPE SRL e ing. Andrea Breida, quest'ultimo anche direttore dei lavori.

A realizzare l'edificio la Editel spa di Nucetto. 

Il termine dell’esecuzione è pari a 730 giorni. Quindi ad inizio 2026 la scuola dovrà essere terminata. 

Il nuovo polo scolastico ospiterà 1.080 studenti - quelli del Grandis e dell'Ipsia -; avrà 40 aule, cinque terrazze didattiche, 17 laboratori, auditorium, palestra con due campi, aula magna e area vede con gradoni.

Il progetto prevede un edificio costruito a prefabbricati modulari, con servizi e strutture di supporto, in un’area urbanisticamente adatta e vicina ad altri edifici scolastici, dove potrà essere ricollocata una parte delle attuali strutture scolastiche creando un polo caratterizzato da alti livelli di funzionalità, sicurezza, economicità ed ecocompatibilità, dotando la città di nuove palestre in grado di soddisfare la crescente richiesta di spazi da parte delle associazioni sportive del territorio.

Non sono mancate le polemiche rispetto all'abbattimento di un edificio relativamente recente. Sono state fatte molte valutazioni, a partire dal fatto che si trattava di un fabbricato fortemente energivoro costruito su un terreno di proprietà della Provincia, in un'area già a vocazione scolastica, essendo vicina all'Itis. 

Lì sorgerà, quindi, un grande polo di formazione tecnica. E si libereranno edifici che potranno dare maggior respiro ad altri istituti carenti di aule e spazi.

Barbara Simonelli

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