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Attualità | 28 novembre 2023, 06:57

Bra, lunedì 4 dicembre una fiaccolata per illuminare la pace

Organizzata dalla Scuola di pace Toni Lucci in collaborazione con l’Arsenale della Pace

Una passata manifestazione, promossa dalla Scuola di Pace

Una passata manifestazione, promossa dalla Scuola di Pace

«Se tutti i cittadini del mondo partecipassero ad una marcia per la pace, la guerra sarebbe destinata a scomparire dalla faccia della terra». Sono parole di Norberto Bobbio, uno dei tanti intellettuali, come Italo Calvino, Renato Guttuso, Ernesto Rossi, Giovanni Arpino e molti altri, che parteciparono alla prima storica “Marcia della Pace per la fratellanza tra i popoli”, il 24 settembre 1961.

Con questo rinnovato spirito, nella città di Bra il popolo della pace scenderà in piazza lunedì 4 dicembre con una fiaccolata silenziosa per chiedere di fermare il conflitto tra Israele e Palestina.

Il ritrovo è fissato per le ore 18 in piazza Roma, nei pressi del Dado della Pace e da lì, alle ore 18.30 con le bandiere arcobaleno e le fiaccole, il corteo si muoverà per compiere un breve tragitto che snoderà tra le vie del centro con arrivo in piazza Caduti per la Libertà.

L’evento è organizzato dalla Scuola di Pace “Toni Lucci” in collaborazione con l’Arsenale della Pace, che fanno appello all’immediata fine di quanto sta avvenendo in questi giorni tra Israele e Palestina, affermando il ripudio di ogni forma di violenza e testimoniare vicinanza e solidarietà umana alle popolazioni in sofferenza a causa dei conflitti in atto.

L’appuntamento è rivolto in primo luogo alla cittadinanza ed è esteso a tutte le realtà associative, alle comunità religiose, alle consulte comunali, ai rappresentanti delle istituzioni, alle scuole, agli studenti e alle studentesse (informazioni scuoladipacedibra@gmail.com).

Nel comunicare che alla manifestazione prenderà parte un rappresentante del Sermig di Torino, fondato da Ernesto Olivero, l’organizzazione ha spiegato che si tratterà di una marcia silenziosa, senza vessilli né simboli di appartenenza, ma solo candele. Nella speranza che qualcosa possa cambiare nei tanti luoghi dove è ancora buio.

Silvia Gullino

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