Il Consiglio Regionale del Piemonte, insieme con il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione organizzano presso l'Hostello Federico Sacco di Fossano un pomeriggio di presentazione e confronto sulla tematica dei percorsi scolastici all'interno degli istituti penitenziari.
L’esecuzione penale per minori o giovani adulti rappresenta in Italia una buona prassi, un modello virtuoso.
Oggi i diciassette Istituti minorili vivono però un momento di particolare difficoltà, con una nuova popolazione di ospiti, in larga parte stranieri e minori non accompagnati, spesso caratterizzati dall’assunzione di sostanze illegali o dall’abuso di farmaci, privi di reti familiari o sociali e protagonisti di nuove forme di devianza e violenza urbana.
La detenzione minorile o dei giovani adulti pone nuove problematiche sociali che esigono risposte innovative, mentre ancora una volta il carcere finisce per essere rappresentato come una soluzione semplice per le sfide complesse della società contemporanea.
Il “Ferrante Aporti” di Torino ha attraversato molte stagioni, da don Bosco ad oggi.
Dagli oltre trent'anni di insegnamento del maestro Mario Tagliani e gli oltre quaranta del cappellano don Mecu Ricca, ancora oggi è in grado di offrire importanti spunti di riflessione per tutti.
L'appuntamento è per venerdì 1 dicembre alle ore 17, con la presenza del maestro Mario Tagliani, autore del libro "il maestro dentro", che vanta la prefazione di Fabio Geda.
Con lui interverranno Bruno Mellano, Garante dei detenuti della Regione Piemonte e Dora Bissoni, referente della Camera Penale del Piemonte Occidentale e della Valle d’Aosta, sezione di Cuneo.
Mario Tagliani è nato nel 1951 a Salaghetto di Bedizzole, in provincia di Brescia. È un maestro, e a questo lavoro è arrivato un po' per caso, un po' per passione, un po' per amore.
Quando negli anni Ottanta arriva a Torino, vince un concorso pubblico e si presenta a scuola per il suo primo giorno da maestro. La direttrice lo guarda, quasi scrutandolo, e poi dice "Che ne pensa del Ferrante Aporti, il carcere minorile della città?"
Comincia così la storia di Mario, il maestro che accompagna sui banchi centinaia di ragazzi che tra quelle mura scontano la loro pena. Il suo è un mondo sconosciuto a chi sta fuori, un mondo di sconfitte e rabbia, ma anche di sorrisi, vittorie e persone che ti cambiano la vita.
Un mondo fatto di un'umanità che è arrivato il momento di conoscere.