“Il documento rivela una tensione finanziaria che ormai di anno in anno si sta accentuando, rendendo sempre più critici gli equilibri di bilancio e che avrà un effetto ancora più rilevante nel prossimo anno”.
Non sono nuovi, ormai, i dubbi che il consigliere comunale di Cuneo Giancarlo Boselli (Indipendenti) conserva nei confronti del bilancio consolidato del Comune capoluogo, in discussione ufficiale nel consiglio comunale di dicembre, in programma per le serate del 18, 19 e 20 dicembre.
Dubbi che l'Indipendente ha già esplicato nell'assise del mese scorso e in precedenti commissioni consiliari, e che vanno in direzione diametralmente opposta con i proclami dell'amministrazione comunale.
“Ridotta ai minimi termini la finanza diretta”
“Tutto il documento presenta un 2026 minimale, quasi una scatola vuota, come se il respiro dell’amministrazione sapesse di non arrivarci e di doversi fermare alle soglie del 2025 – ha detto ancora Boselli in un comunicato stampa ufficiale diramato oggi (mercoledì 6 dicembre) - . Una scelta di disarmo nella politica di bilancio, incomprensibile, ingiustificata, anche alla luce delle incertezze di carattere nazionale, che pur esistono nell’ambito della finanza degli enti locali”.
Primo indiziato della situazione il piano delle opere e l'affidamento quasi assoluto alle risorse del PNRR: “Mutui per soli 600.000 euro e mezzi diretti di bilancio pressoché nulli – ha aggiunto - , la capacità di fare finanza diretta è ridotta ai minimi termini”.
I cinque emendamenti
Nella serata di oggi è attesa un'importante riunione della I commissione consiliare della città – quella, appunto, dedicata a trattare gli argomenti di bilancio – proprio dedicata alla disamina degli emendamenti presentati dal gruppo di Boselli.
Sono cinque in totale, più che altro compensativi: “Come si può emendare l’inesistente?” si chiede ancora il consigliere nel comunicato.
Si propone l'accensione di mutui per gli interventi – da realizzare nel prossimo triennio - allo stadio “Paschiero (1.500.000 euro) e agli ex bagni pubblici (1.000.000 euro). E lo spostamento di 100.000 euro dalle manutenzioni straordinarie delle aree verdi assistenziali e cimiteriali alla voce relativa all'abbattimento delle barriere architettoniche.
Si propone anche il recupero dell'ex palestra GIL (1.000.000 euro), eventualità però probabilmente inammissibile dato che il fabbricato è attualmente di proprietà della Provincia.
“Quelli che proponiamo sono interventi di grande rilievo per la rigenerazione di una delle aree più importanti dell’altipiano, area che sta vivendo una crisi molto forte e che rischia di essere accentuata in modo irreversibile se l’ospedale Santa Croce venisse spostato a Confreria” conclude Boselli.