"La difesa è legittima, Roggero libero". E’ la scritta che si legge sugli striscioni – uno all'ingresso del paese, l'altro di fronte al negozio di via Garibaldi – comparsi questa mattina a Grinzane Cavour, il comune langarolo dove ha sede la gioielleria di Mario Roggero, teatro della sparatoria seguita alla rapina tentata dell’aprile 2021.
A posarli la federazione provinciale di Forza Nuova, che per bocca di Mattia Taricco approfitta dell’iniziativa per portare la formazione di ultradestra tra i attori del già affollato dibattito nato sull’onda della sentenza con la quale lunedì 4 dicembre la Corte d’Assise del Tribunale di Asti ha respinto l'ipotesi della legittima difesa nell'uccisione dei due banditi che diedero l'assalto al suo negozio condannando il 68enne commerciante a 17 anni di carcere per duplice omicidio volontario, tentato omicidio e porto abusivo di arma da sparo.
"La condanna a 17 anni di detenzione per Mario Roggero non sta né in cielo né in terra. Lo Stato ha sbagliato, i rapinatori dovevano stare in carcere", dice Taricco, che aggiunge: "Se lo Stato non riesce a garantire la sicurezza basilare, allora la difesa deve considerarsi legittima, il resto va in secondo piano".