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Attualità | 13 dicembre 2023, 11:17

Cuneo: tutte salve le società partecipate. Boselli e Lauria puntano il dito contro MIAC, ATO e Farmacie Comunali

Le discussioni sul bilancio proseguono con la ricognizione dello stato di salute delle partecipate comunali, ma i due esponenti di minoranza non ci stanno: “Governance scarica e poco attenta, servono posizioni forti”

Cuneo: tutte salve le società partecipate. Boselli e Lauria puntano il dito contro MIAC, ATO e Farmacie Comunali

Confermato per tutte – tranne una, la Fingranda Spa la cui liquidazione era già stata decisa nello scorso anno – il mantenimento delle società partecipate del Comune di Cuneo: nessuna novità, insomma, dalla ricognizione operata dagli uffici comunali.

La sindaca Patrizia Manassero ha relazionato sull'argomento davanti alla I commissione consiliare. Presenti il presidente Mario Di Vico, gli assessori Valter Fantino e Alessandro Spedale, e il dirigente Carlo Tirelli.

Manassero: "Avanti con la dismissione di Fingranda"

Occasioni di analisi come questa ci vengono richieste periodicamente, per comprendere se le società mantengano un indirizzo di servizio pubblico concreto: lo scopo insomma è impedire che le partecipate diventino meri contenitori”.

Nella ricognizione si pone l'attenzione quindi sull'operato passato e presente, e sulle prospettive future, di aziende come le Farmacie Comunali (di proprietà del Comune per il 100%), l'ACDA Spa (40,13%), l'ACSR (38,60%) e il MIAC Spa (36,45%). Ma anche l'ATL (7,41%), l'AFP Dronero (13%) e la Banca Popolare Etica (0,0018%).

Per tutte, come detto, è stato confermato il mantenimento. Per Fingranda Spa (di proprietà del Comune al 2,33%) invece si prevede che le operazioni di razionalizzazione e liquidazione della società, dei beni e delle altre realtà collegate possa concludersi entro il prossimo anno.

Importante sottolineare che rispetto alla MIAC Spa andrà aggiornato il piano industriale e ripensatone ruolo e senso – ha aggiunto ancora Manassero - . È stata poi aperta una manifestazione pubblica d'interesse per la ricerca di partner che permettano di accentuare il lavoro sul settore agroalimentare. Per questo, comunque, proseguiamo con i momenti d'incontro in commissione”.

Lauria e Boselli non ci stanno: "Manca forza e senso generale"

Pur senza particolari novità rispetto agli scorsi anni il dibattito sulle società partecipate è stato – come sempre – foriero di posizioni dure da parte delle minoranze. Nello specifico Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Beppe Lauria (Indipendenza!).

Il capogruppo di via Meucci, lo si sa, vede nella gestione delle partecipate uno tra i punti più critici dell'amministrazione comunale: “In diverse occasioni in cui abbiamo espresso punti di vista non solo diversi ma del tutto alternativi rispetto alla gestione attuale. Proponiamo, perché crediamo servano, scelte forti e azioni dure per poter risolvere una situazione insoddisfacente”.

Se su Fingranda è giusto proseguire con la scelta intrapresa – ha proseguito Boselli - , rispetto alle Farmacie Comunali crediamo che il reddito medio di 34-35mila euro annui dei singoli esercizi non ne giustifichi il numero così: nessuno vuole disconoscerne il senso sociale, seppur ci possano fare dei discorsi anche su questo, ma la situazione del mercato di settore rende complesso giustificare i dati economici attuali. Occorre valutare quante si possano mantenere e quante si possano dismettere”.

Su ATO ricordiamo che avevamo chiesto le dimissioni del presidente Calderoni dopo la perdita del finanziamento di 15 milioni di euro, che ci parevano giuste e inevitabili. Giusto, sull'argomento dell'acqua pubblica, il respiro ampio delle discussioni e le riflessioni alte ma come si intende coprire il buco?

Tante anche le critiche al MIAC, definita da Boselli “una società di nuovo in perdita dopo una pausa derivata unicamente dalla mai del tutto chiarita operazione di vendita dei terreni. La presentazione del piano industriale non ci ha convinto: la società deve essere sciolta, al più presto, e il patrimonio di nuovo incorporato”.

Serve che le partecipate abbiano un ruolo strategico e solo l'azionista di minoranza, il Comune, può darlo – prosegue Boselli - . Assurdo che il Comune non dia indicazioni ma aspetti che siano i CdA a spiegare come muoversi. Si detti la linea”.

In generale Lauria condivide molti dei punti sollevati dal collega di minoranza. Che ha sottolineato il “nulla di fatto” ottenuto sul fronte dell'assegnazione e dell'utilizzo di quello che avrebbe dovuto essere un polo di smistamento gestito da Amazon a Madonna dell'Olmo - “Quella del MIAC è una storia fallimentare” - , e le recenti vicissitudini della Farmacie Comunali: “Bene si sia messo finalmente mano alla valorizzazione del magazzino, ma proprio a seguito di questa andremo incontro a una perdita probabile”.

Manca la visione d'insieme – ha detto – e l'equilibrio basculante tra amministrazione e partecipate è uno dei simbolo della deriva presa dalla politica popolare, dove i soggetti politici non fanno più quel che dovrebbero fare e a gestire gli scenari di crisi si mettono personaggi del tutto inadeguati a livello tecnico e professionale”.

Un esempio è aver messo il presidente del consiglio Marco Vernetti a gestire la questione dell'acqua, o l'ex assessore Davide Dalmasso alla guida delle partecipate – ha continuato - : uno straordinario tecnico che sulla partita biodigestore avrebbe saputo togliervi diverse castagne dal fuoco”.

Simone Giraudi

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