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Attualità | 04 gennaio 2024, 20:04

A più di un secolo dall’apertura a Verzuolo chiude ‘Cicli Sport Gastaldi’

Nata 123 anni fa, condotta da tre generazioni, l'attività produceva dapprima stufe a legna, poi aveva aperto una pompa di benzina assieme alla produzione e riparazione di biciclette. Alberto Gastaldi, che prosegue l’attività nel punto vendita di Busca: “Se trovassi qualche giovane volenteroso che ama i lavori artigianali sarei disposto ad affiancarlo insegnandogli il mestiere”

Le vetrine del negozio di ‘Cicli sport Gastaldi’ chiuso a Verzuolo il 30 dicembre

Le vetrine del negozio di ‘Cicli sport Gastaldi’ chiuso a Verzuolo il 30 dicembre

Non sono passate inosservate a Verzuolo le vetrine dello storico negozio ‘Cicli sport Gastaldi’, interamente coperte con fogli di carta, dopo la chiusura definitiva di sabato 30 dicembre.

Un cartello si rivolge alla clientela ringraziandola per la fiducia accordata nei tanti anni di attività. Mentre su un altro è scritto ‘Cedesi’ e riporta i numeri di telefono da contattare da parte di chi fosse interessato.

Sono 103 gli anni della Cicli Gastaldi, una tra le attività più longeve del Saluzzese, se si calcola che la registrazione ufficiale della piccola azienda artigiana a conduzione familiare era avvenuta nel 1920 anche se l’attività era stata aperta qualche anno prima.

Gastaldi era una delle ultime botteghe storiche di Verzuolo attualmente il negozio di vendita e riparazione di biciclette era ubicato sul centrale Corso Re Umberto ai numeri civici 32/34, di fianco al palazzo comunale, mentre fino a qualche decennio fa l’officina di riparazione era poco più avanti, al civico 68 e l’esposizione era su piazza Martiri della Libertà.

L’attività della famiglia Gastaldi, che oggi con Alberto è giunta alla terza generazione, era stata aperta proprio su piazza Martiri nel luogo in cui oggi sorge la palazzina, edificata negli anni ‘30 in stile littorio, che ospita la caserma dei Carabinieri.

L’attività fu aperta da mio bisnonno Tomaso (con un ‘m’ sola come si usava scrivere un tempo n.d.r.) a fine ‘800 – racconta Alberto Gastaldi - ed era nata per la vendita del kerosene liquido utilizzato soprattutto per le stufeNei primi anni del ‘900 mio bisnonno con mio nonno, che si chiamava anche lui Tommaso, aprirono la ‘Fabbrica cucine economiche’ in cui costruivano stufe e forni a legna e segaturaNel 1920 venne aperta l’officina in cui si realizzavano le biciclette nei due modelli con telaio per uomo e donna”.

Con l’avvento delle automobili Tommaso Gastaldi aprì davanti all’officina ciclistica anche una pompa di benzina della Shell e, oltre che di biciclette, si occupava anche del rifornimento di carburante e della riparazione delle prime automobili.

Nonno Tommaso – dice Alberto Gastaldi – mi raccontava che sulla piazza arrivava il tranvai da Saluzzo portando i bidoni di benzina con i quali, attraverso un imbuto, si rifornivano le auto. La maggior parte dei clienti erano i dirigenti della vicina Cartiera Burgo, perché all’epoca erano in pochi a possedere un auto”.

L’attività dei Gastaldi si notava sulla piazza per la colonnina della benzina e per una grande ruota di bicicletta che faceva da insegna.

Successivamente i Gastaldi si specializzarono sempre di più nell’ambito ciclistico con il montaggio e la verniciature delle biciclette, tanto da realizzare un proprio marchio, su permesso dalla grande fabbrica di biciclette Bianchi di cui erano rivenditori, molto simile all’emblema della storico marchio di biciclette milanesi riconoscibile per l’aquila con la corona in testa.

Tra gli anni ’70 e la fine degli anni ’80 la Gastaldi realizzava su misura telai per biciclette da corsa oltre alla verniciatura ed elaborazione di ciclomotori con i figli di Tommaso, Aldo e Pierclaudio che iniziarono a costruire biciclette personalizzate nei nuovi locali situati in corso Re Umberto 68.

In quei decenni l'azienda registrò un costante sviluppo fino ad essere considerata un punto di riferimento nel panorama ciclistico Saluzzese per la produzione di biciclette artigianali. Sempre in quel periodo si instaurò una partnership con diverse società ciclistiche agonistiche della zona, in particolare a Piasco e Manta.

Alla metà degli anni ’80 era stato anche lanciato il Gran Premio d’Inverno con il ‘Trofeo Bici Gastaldi’ destinato al ciclocross di dilettanti, giovanili e cicloamatori.

Dal 1981 in azienda entrò a lavorare Alberto figlio di Aldo Gastaldi e alla storica attività di Verzuolo nel 1994 venne aggiunto un nuovo negozio, a Busca in piazza Savoia, che oltre alla vendita e riparazione delle biciclette si specializzato anche nell’abbigliamento sportivo.

Sono stato purtroppo costretto a chiudere lo storico negozio di Verzuolo – spiega Alberto Gastaldi – perché ho due figlie che non potevano fare questo lavoro e non ho trovato al momento nessuno a cui cederlo. Sono venuti parecchi giovani ad imparare a riparare le biciclette, ma nessuno ha voluto continuare. L’interesse per l’artigianato si sta perdendo e le giovani leve non sono più disposti ad imparare i lavori manuali.

Inoltre – spiega con amarezza Alberto Gastaldi - in passato, la bicicletta veniva realizzata su misura per il cliente, con attenzione a ogni dettaglio: dalla struttura del telaio, al montaggio dei raggi sulle ruote, fino alla fase della verniciatura. Questo tipo di artigianato, tuttavia, è scomparso, poiché il mercato è oggi interamente controllato dalle principali marche internazionali.

Attualmente – aggiunge Gastaldi - le persone comprano ormai quasi tutto su internet anche se poi vengono da noi in officina a farsi montare o riparare i pezzi di biciclette acquistate online”.

Alberto Gastaldi è ancora fiducioso di trovare qualcuno a cui cedere il negozio di Verzuolo, sulle vetrine di corso Re Umberto 32/34 è infatti scritto ‘cedesi attività’ e sono riportati i numeri di telefono per contattarlo. Chissà che non si faccia avanti qualche giovane interessato ed appassionato al piccolo artigianato ciclistico.

Sarei disposto ad insegnargli tutti i ‘segreti del mestiere’ e ad affiancarlo nella nuova attività” afferma Alberto Gastaldi.

Anna Maria Parola

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