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Attualità | 19 gennaio 2024, 08:38

Dal polo scolastico all'acciuga al sapore di erbe di montagna: il futuro della Val Maira passa da Prazzo

Il sindaco Lice illustra i progetti che riguardano l'ex caserma Pisacane di Prazzo Inferiore. Un'area immensa dove si sta realizzando un micronido. Poi la materna e la Primaria, alloggi per l'accoglienza e un Centro fisioterapico

Vista dall'alto del complesso dell'ex caserma di Prazzo

Vista dall'alto del complesso dell'ex caserma di Prazzo

Varie linee di finanziamento e tantissimi progetti che coinvolgono la Valle Maira e vedono tra i suoi più attivi interpreti il Comune di Prazzo, guidato dal sindaco Gabriele Lice.

Tutto "ruota in buona parte" attorno all'ex caserma Carlo Pisacane a Prazzo Inferiore. Si tratta di un'area enorme, di 22 mila metri quadri, per un totale di 14 fabbricati. Che cosa ne verrà fatto?

Come prima cosa, un micronido.

Oltre 460 mila euro finanziati con il PNRR a cui si aggiungono 50mila euro di fondi del Comune di Prazzo e 40 mila dell'Unione Montana. Il progetto è della Società di Ingegneria Tautemi Associati S.r.l., con il coordinamento progettuale dell’Arch. Arianna Bernabei.

Si tratta del primo lotto di un progetto molto più ampio, già finanziato, (finanziamenti aree interne SNAI) che prevede la realizzazione anche di una scuola dell'Infanzia e di una Primaria. Il nuovo plesso accorperà in un'unica sede il micronido, realizzato per 8 bambini, una materna per 30 bambini e infine una Primaria per tre pluriclassi, un’area sportiva indoor ed una foresteria.

Ma non è tutto: è stato accolto e sarà finanziato sempre con i fondi del PNRR - 250mila euro circa - il progetto di restauro e risanamento di un'altra area della caserma, dove vedrà realizzata una ristrutturazione di alloggi per l'accoglienza di profughi.

E' lo stesso sindaco a spiegare che si tratta di tre alloggi che si aggiungono ad un appartamento già restaurato con un altro bando. "Verranno sistemati quelli che, quando la caserma era attiva, erano destinati alle famiglie dei graduati. Il vincolo di destinazione d'uso è di cinque anni, dopodiché potranno essere utilizzati anche per altro, assegnati magari ai docenti che prenderanno servizio nella scuola", spiega il sindaco, evidenziando come i progetti siano tanti e altrettante le possibilità e i bandi per realizzarli.

La Valle Maira, in questi anni, ha intercettato tantissimi fondi, a partire da Elva, alla quale sono stati destinati 20 milioni di euro. "Il lavoro da fare è tanto, a partire dalla rendicontazione, per la quale grazie ad un bando, unici in valle, abbiamo potuto assumere un architetto, che se ne occupa con un impegno di 12 ore settimanali. Ma sono tante anche le opportunità che stiamo cercando di cogliere in ogni modo", continua Lice.

Ci vorranno, se mai si farà, milioni di euro per realizzare, sempre nella ex caserma, un Centro fisioterapico avanzato. C'è già lo studio di fattibilità, ma si dovranno reperire i fondi attraverso bandi dedicati alla salute. Il Comune, tra l'altro, ha acquistato l'albergo Impero di Prazzo Superiore, per farne un albergo didattico, un luogo di formazione ove verranno realizzati corsi post diploma e di specializzazione in collaborazione con le scuole e gli enti di formazione del territorio.



"Quello dei Fondi PNRR è un treno che passa adesso", evidenzia Lice, che preannuncia un altro progetto, con studio di fattibilità eseguito dall’architetto Giuliano Gianuzzi della Dojt S.r.l.: quello delle acciughe, di grande tradizione in tutta la Valle Maira, tanto che è il prodotto di tante fiere e manifestazioni. L'idea è quella di portare la trasformazione delle acciughe in valle, per tipicizzare un prodotto con le erbe di montagna, essenze che saranno realizzate e studiate con l’Università del Gusto e con il Food Lab di Pollenzo a Elva.

Ma non sarà troppo?, chiediamo al sindaco. "Non faremo cattedrali nel deserto. La volontà è quella di far sì, soprattutto per le attività che sorgeranno nella caserma, che queste si sostengano reciprocamente. Ogni attività sarà a sostegno dell'altra. Penso alla lavanderia, che vorremmo avviare, a vantaggio di tutte le attività ricettive della zona. Tutto questo servirà anche a creare posti di lavoro che è uno dei nostri obiettivi primari!".

Barbara Simonelli

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