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Attualità | 21 gennaio 2024, 14:34

Verduno: nel 2023 sono stati 3.500 gli accessi al reparto di Ostetricia dell'ospedale

Il "Michele e Pietro Ferrero" ha ospitato l’incontro pubblico in cui la responsabile Scatà ha raccontato l’attività della struttura

Verduno: nel 2023 sono stati 3.500 gli accessi al reparto di Ostetricia dell'ospedale

La genesi dell'Ospedale "Michele e Pietro Ferrero" di Verduno è stata simile a un vero e proprio processo di gestazione, andato dall’attesa palpabile sino all’effettiva nascita nel 2020.

A realizzare il paragone la dottoressa Manuela Scatà, responsabile del reparto di ostetricia che lo scorso 17 gennaio ha condiviso la propria esperienza sul tema in un incontro pubblico nel quale ha parlato delle prime sensazioni di spaesamento, l'emozione di inaugurare una struttura mai utilizzata, le sfide della pandemia e il ritorno alla normalità a Natale 2023. Dal quale emerge la volontà di guardare al futuro e progettare nuove iniziative.

Il Blocco Parto: un ospedale dentro l’ospedale

Sono ben 3.500 gli accessi registrati nel 2023 dal reparto, situato al 5° piano dell'ospedale e raggiungibile tramite un dedicato accesso diretto.

Il blocco offre una vasta gamma di servizi tra cui il pronto soccorso ostetrico-ginecologico, il day hospital pre-operatorio ostetrico per il rivolgimento del feto podalico, interventi in caso di aborto e diagnostica terapeutica per patologie legate alla gravidanza. Inoltre è a disposizione anche delle donne che hanno già partorito, offrendo accertamenti post-ricovero e procedure come la rimozione dei punti o la medicazione post-cesareo.

Il blocco dispone di una sala operatoria e di sale parto fornite di numerosi comfort tra cui cromoterapia, olfattoterapia, massaggi e postazioni per le posizioni libere o per il parto in acqua. Oltre ai tradizionali metodi di gestione del dolore è possibile usufruire del protossido di azoto, un gas che, inalato, riduce l'ansia e allevia la sensazione di dolore stimolando la produzione di endorfine, ormoni del benessere con effetto analgesico.

Il reparto è dedicato al benessere della mamma, con 16 letti di degenza, cullette next to me in roaming e servizi di neonatologia.
Il Blocco Parto è operativo 24 ore su 24, e le ostetriche sono raggiungibili al numero 0172/1408171.

L'attività delle ostetriche

Il periodo della gravidanza solleva numerosi interrogativi, che richiedono un'assistenza a tutto tondo capace di coprire un’arco di tempo che fa dalla fase iniziale al post-partum.

Le gravidanze non sono tutte uguali e in caso di criticità bisogna avere strumenti adeguati. Per accompagnare passo dopo passo la donna in attesa l'ostetrica conduce un percorso completo, iniziando e concludendo con bilanci di salute a partire dalla 36-37° settimana, per poi arrivare alla successiva presa in carico per il parto presso il Punto Nascita.

Gli ambulatori di ecografia e diagnosi prenatale dell’ospedale - situati al 7° piano - sono quindi concepiti con l'obiettivo di rispondere a queste esigenze, in parallelo ai test di screening e alla curva da carico (quest'ultima a volte eseguita persino dopo il parto). Gli ambulatori accolgono anche uno specifico spazio dedicato all'esame della curva glicemica.

Taglio cesareo: averlo fatto in passato non implica il ripeterlo

All'interno dell'ospedale è stato attivato poi un percorso dedicato alle donne con uno o più precedenti tagli cesarei: prevede controlli specifici e fornisce informazioni dettagliate per effettuare una selezione adeguata delle gravidanze, offrendo a ciascuna la possibilità di partorire nella modalità migliore, che sia un cesareo ripetuto o un parto vaginale.

Come sottolinea la ginecologa Barbara De Nicola: "Un precedente taglio cesareo non implica la necessità di eseguirne sempre uno nuovo. Esistono condizioni favorevoli che permettono di sperare in un parto naturale anche con un cesareo alle spalle, e il nostro compito è valutare attentamente ogni singolo caso”.

La gravidanza protatta e gli scenari di rischio

Le strategie di sorveglianza del benessere fetale durante la gravidanza oltre il termine – si definisce “protratta” quando si estende oltre le 42 settimane, con conseguente e vertiginoso aumento del rischio di complicanze - includono l'utilizzo della cardiotocografia e il monitoraggio ecografico della quantità di liquido amniotico. Gli ambulatori CTG e Gravidanza oltre il termine si prendono cura della paziente, mantenendo un collegamento diretto con il blocco parto per garantire che non si senta mai abbandonata o lasciata sola di fronte agli eventi.

Di fronte a gravidanze a rischio una gestione multidisciplinare si rivela essenziale, coinvolgendo pediatri, dialettologi, internisti, anestesisti, necrologi, psichiatri, al fine di pianificare le ottimali modalità di parto per la paziente.
Un impegno costante verso la formazione continua e all'avanguardia è alla base delle valutazioni e dei percorsi per prevenire lacerazioni complete durante il parto.

In una lettera, il ringraziamento di una giovane donna

L’incontro si è chiuso con uno scambio di domande e riflessioni tra i presenti e ha visto la partecipazione significativa di una giovane donna che, visibilmente commossa, ha condiviso una commovente lettera di gratitudine indirizzata all'intero staff.

Questa giovane madre, che solo pochi mesi prima aveva affrontato rischi gravissimi a causa del parto, ha voluto esprimere la sua profonda riconoscenza per la straordinaria professionalità dimostrata dai medici e dalle infermiere, che hanno sventato le potenziali conseguenze con umanità e competenza.

redazione

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