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Attualità | 22 gennaio 2024, 11:18

Anche a Cuneo la protesta degli agricoltori contro l’aumento dei costi e le politiche "green" dell'Ue [FOTO E VIDEO]

Sbarca anche nella nostra provincia la mobilitazione in corso in diverse province italiane. Una quarantina i trattori riuniti questa mattina nel piazzale del Miac

Questa mattina la protesta sul piazzale del Miac in frazione Ronchi a Cuneo

Questa mattina la protesta sul piazzale del Miac in frazione Ronchi a Cuneo

Erano già una quarantina, provenienti da diverse aree di tutto il Cuneese, gli agricoltori che intorno alle 9 di questa mattina (lunedì 22 gennaio), si sono ritrovati a bordo dei loro trattori presso l’area Miac di frazione Ronchi a Cuneo per partecipare alla protesta organizzata sulla scia di quanto sta avvenendo in numerose province italiane e prima ancora in diversi Paesi europei. 

Una mobilitazione, spiegano i suoi promotori, che si sono organizzati in poche ore per mezzo di una chat e che soltanto ieri hanno ottenuto l’autorizzazione alla manifestazione da parte della Questura, che intende sottolineare il grave stato di difficoltà del settore e dei suoi operatori, messi in crisi dal cronico assottigliarsi dei margini economici dovuto al rincaro dei costi di produzione e a condizioni di vendita, specialmente alla grande distribuzione organizzata, che non consentono più una corretta remunerazione del lavoro. 

In un documento, che ora verrà ora sottoposto all’attenzione del prefetto di cuneo Fabrizia Triolo, le richieste che il gruppo, particolarmente critico con le politiche economiche e ambientali dell’Unione Europea, vorrebbe fare pervenire al Governo nazionale. 

"Le aziende presenti alla manifestazione – vi si legge – si sentono sotto l’attacco di un potere economico globale non contrastabile solo con le nostre forze e chiedono allo Stato di cui sono cittadini di attivare ogni possibile iniziativa per tutelare la sovranità del popolo italiano". 

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Da qui le richieste di "attivare come emergenza tutte le sostanze economiche possibili disponibili a contrastare i costi di produzione sproporzionati, tassi di interesse su investimenti che oggi mettono in seria difficolta la partenza del nuovo anno agricolo (…)"; poi di "attivare un tavolo di lavoro dove oltre ai rappresentanti dello Stato sia presente un gruppo di agricoltori (…)" per "valutare punto per punto le strategie da attivare per permettere una programmazione seria dignitosa di un sistema economico sociale come il mondo agricolo italiano, oggi discriminato da concorrenze sleali di produzioni provenienti da Paesi in cui non vi sono le restrizioni produttive messe in atto nel nostro Paese e le garanzie di controlli sufficienti a tutelare i nostri consumatori". 

"Chiediamo – concludono – il sostegno economico per cercare il modo di attivare un progetto di aggregazione a tutela delle produzioni italiane, delle aziende agricole e del consumatore italiano. Oggi si deve intervenire per il futuro economico sociale del nostro Paese, per la sovranità nostra come italiani e anche per non perdere un patrimonio sociale storico inestimabile e indispensabile per le generazioni future".

Ezio Massucco

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