Viscerale, coinvolgente, ma soprattutto attuale.
Con la tragedia "Le supplici" di Euripide, la regista Senera Sinigaglia ha portato ieri sera giovedì 15 febbraio, le riflessioni del mondo antico sul palco del cine-teatro Baretti di Mondovì.
La tragedia, rappresentata per la prima volta tra il 423 e il 421 a.C., vede in scena un gruppo di donne di Argo, madri dei guerrieri argivi morti nel fallito assalto a Tebe (quello raccontato da Eschilo nei Sette contro Tebe, ndr).
Il gruppo si riunisce presso l’altare di Demetra ad Eleusi per supplicare gli ateniesi di aiutarle a dare degna sepoltura ai figli, poiché i tebani negano la restituzione dei cadaveri, finché Teseo, grazie all’intercessione della madre Etra, decide di aiutarle.
A dar voce al coro delle supplici, ma anche ai personaggi maschili come Teseo ed Adrasto, re di Argo, nella magistrale interpretazione di: Francesca Ciocchetti, Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Sandra Zoccolan e Debora Zuin.
Una storia senza tempo che racconta gli orrori delle guerre passate, presenti e future perché nonostante l'uomo apprezzi la pace, troverà sempre un modo, una giustificazione, una ragione per una nuova guerra.
Così le supplici, che sopportano il dolore di essere sopravvissute ai propri figli, diventano da vittime a carnefici, chiedendo di poter dare sepoltura ai loro cari.
Oltre ai valori del mondo antico, quali l'ospitalità, il diritto alla sepoltura dei morti contro l’ataphia, un'ampia riflessione sui limiti e i difetti della democrazia, rappresentata da Teseo e da Atene.
Uno spettacolo che è stato apprezzato anche da chi forse era entrato un po' scettico in teatro di fronte a un titolo così importante, capace di emozionare, coinvolgere, ma soprattutto di far riflettere, portando il grande teatro a Mondovì.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CALENDARIO
La stagione prosegue con Lunetta Savino che torna in teatro e interpreta Anna, una madre che vive la partenza del figlio ormai adulto come un tradimento a cui si aggiunge una decadenza dell'amore coniugale: La Madre di Florian Zeller, spettacolo diretto da Marcello Cotugno il 25 febbraio, indaga il tema dell'amore materno e delle sue possibili derive patologiche, alternando i toni della black commedy a risvolti drammatici.
II 5 marzo con La corsa dietro il vento, ispirato ai racconti di Dino Buzzati sul palco uno spettacolo tra ironia e risate, ombre e attese, luci e misteri. A 50 anni dalla morte, Gioele Dix dedica il suo spettacolo al grande scrittore bellunese, del quale è da sempre appassionato conoscitore ed estimatore.
La stagione si concluderà il 27 marzo con una serata dedicata alla danza contemporanea, nell'ambito della rassegna diffusa We Speak Dance, ideata da Piemonte dal Vivo, con appuntamenti in tutte le province per scoprire il meglio della danza nazionale e internazionale. A Mondovi arriva Un poyo Rojo, spettacolo argentino con la coreografia di Luciano Rosso e Nicolás Poggi. In tour per il mondo dal 2008, nasce durante l'esame di un progetto di legge per la legalizzazione del matrimonio omosessuale in Argentina, in un contesto sociale fortemente diviso.
INFO E BIGLIETTI
Gli eventuali biglietti residui (derivanti anche dalle riservazioni non fruite) potranno essere venduti le sere degli spettacoli nelle due ore che lo precedono.
Vendita abbonamenti e singoli biglietti presso la cassa del teatro e sul circuito vivaticket.it.
Si applicheranno le riduzioni di seguito indicate per l’acquisto del biglietto, presentando un documento d’identità, l’abbonamento o la tessera: minori di 18 anni e i maggiori di 70 anni; insegnanti; abbonati alle stagioni teatrali invernali 2023/24 dei teatri aderenti al circuito della Fondazione Piemonte dal Vivo; possessori dell’abbonamento Musei; possessori della tessera FAI.