Eventi - 16 febbraio 2024, 20:36

A Racconigi, 4 carri statici per lo storico “Carlevè‘d Racunis”

Domani pomeriggio, sabato 17 febbraio, investitura delle maschere della città: Giandoja (Giancarlo Gribaudo) e Giacometta (Laura Camisassa)

Il gruppo di maschere di Racconigi con al centro: Giancarlo Gribaudo - "Giandoja" con Laura Camisassa - "Giacometta", con la damigella Marinella Camisassa e i paggi Beppe Sacco e Marco Tribaudino.

Domani, sabato 17 febbraio, torna il ‘Carlevè ‘d Racunis’ che si festeggia la prima domenica di Quaresima (come a Milano il Carnevale Ambrosiano) perché nei primi anni ’80 la Pro loco ebbe la geniale intuizione di spostare di una settimana la sfilata, per non affrontare la concorrenza di quella di Saluzzo.

Da qualche anno a Racconigi non si tiene più la grande parata con i carri,che domani sera, a partire dalle 21, saranno statici in piazza Carlo Alberto accompagnati dai gruppi mascherati che si esibiranno in colorate coreografie.

Il pomeriggio si apre con la festa dei bambini alle 14,30 in piazza Vittorio Emanuele II dove alle alle 16,30 è prevista la consegna delle chiavi della città alle maschere racconigesi impersonate da Giancarlo Gribaudo nei panni di ‘Giandoja’ con  Laura Camisassa  ‘Giacometta’, accompagnati dalla damigella Marinella Camisassa e dai paggi Beppe Sacco e Marco Tribaudino.

Alle 18, l’ala mercatale ospiterà il CarnevAPE, aperitivo in musica a cura di Dream Bar, Kiosko, Il Ciabutin e Al solito posto.

Dalle 21 si potranno vedere i carri statici in mostra. ‘Giocherà in casa’ quello di Racconigi intitolato 'L'altro Mondo’ realizzato dal gruppo ‘Gli Amis del Canavil’ che ha partecipato alla gara nell’ambito del 'Carnevale delle 2 Province’ sfilando, sabato 2 febbraio in notturna Barge, dove si è aggiudicato il premio per la migliore meccanizzazione, e nella classifica generale si è classificato terzo, mentre nelle due sfilate di Saluzzo e Rivoli è risultato al quarto posto, così come nella sommatoria finale (derivante dal punteggio di Barge, Saluzzo e Rivoli) che decretava il vincitore del Carnevale delle 2 Province.

Alla serata saranno presenti, anche i tre carri allegorici di Villafalletto, Fossano-Centallo e Scalenghe con i rispettivi gruppi mascherati.

Il gruppo mascherato che accompagna il carro di Racconigi è composto da 150 figuranti, vestiti con gli abiti bianchi e rossi realizzati nell’azienda di abbigliamento dall'imprenditore racconigese Daniela Biolatto.

Dalle 23,30 sotto l’ala mercatale si proseguirà a fare baldoria con la grande festa in maschera con balli sulle note dei dj set.

Le maschere di Racconigi hanno partecipato sfilando a molti Carnevali del Cuneese e del Torinese già da metà gennaio.

Tra loro spicca la figura di  Giandoja, da 17 anni rappresentato dal Giancarlo (Nini) Gribaudo, che si cala perfettamente nella maschera racconigese con la sua innata simpatia e goliardia.

Gribaudo tiene a precisare, con orgoglio, sfoderando il suo sorriso birichino ogni volta che si presenta: “Mi chiamo Giandoja con la ‘O’ e non con la ‘U’ come Ganduja di Torino”.

La maschera prende infatti il nome della frazione racconigese, 'Oja',dove la leggenda narra che il burattino, che come Pinocchio è diventato umano, fosse nato, ad opera di tale Gioachino Bellone, burattinaio residente ad Oja, che gli diede vita insieme al collega torinese Giovan Battista Sales.

Giancarlo (Nini) Ghibaudo si cala nel personaggio di Giandoja con molta passione e in maniera scanzonata tanto da essere, assieme ad Alberto Agasso il Gran Magnin di Piasco, anche lui da 20 anni inossidabile figura del Carnevale del paese della valle Varaita, uno dei personaggi trainati dei gruppi mascherati del Cuneese.

Il mio sogno - dice Giandoja-Ghibaudo - è quello che a Racconigi possa tornare al più presto la grande sfilata di Carnevale con i carri allegorici come si teneva anni fa.

Il nostro ‘Carlevè ‘d Racunis’ era tra i più amati e seguiti sia dal pubblico della Provincia di Cuneo che di Torino e attirava sempre migliaia di persone in città. Mi auguro che il prossimo anno si possa finalmente di nuovo realizzare in tutto il suo splendore”.

Anna Maria Parola