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Attualità | 18 febbraio 2024, 14:38

La storia del fotografo del Roero che sviluppa le foto con il succo di more

Alessio Muò, fotografo di Ceresole d’Alba ha partecipato ad un progetto internazionale con foto realizzate con una Canon degli anni ‘60

La storia del fotografo del Roero che sviluppa le foto con il succo di more

"The traveling Canonet". Si chiama così il progetto internazionale di fotografia, cui ha partecipato Alessio Muò, fotografo amatoriale, ceresolese d'adozione, roerino di nascita, che ha presentato scatti inediti dedicati al territorio del Roero, in particolare alle zone di Monticello d'Alba, Scaparone e Montaldo Roero.

Il progetto, attualmente in corso, ha già portato alla pubblicazione di una collettiva digitale di fotografie, tutte realizzate con la stessa macchina fotografica degli anni '60, una Canon Canonet, primo modello della serie ad essere prodotto, e gli stessi rullini che hanno viaggiato per diversi mesi tra vari paesi europei. 

In parallelo, la parte americana del progetto lavora con la Canon Canonet 28, modello economico prodotto successivamente, e gli scatti confluiscono nella seconda sezione del blog. 

Alessio Muò, nato ad Alba nel 1984 e cresciuto a Sommariva Perno, ha iniziato a fare le prime fotografie con una Konica punta e scatta a rullino del 1994, ricevuta in regalo al decimo compleanno.

Dai vent'anni ha iniziato a formarsi come autodidatta, attraverso manuali tradizionali, materiali digitali, blog e siti specializzati. Si è indirizzato verso la fotografia digitale nel 2005, con una macchina fotografica compatta da 5 megapixel della HP acquistata in bundle con la stampante usando i primi stipendi, ed ha cominciato ad utilizzare anche varie tecniche di post produzione.

Negli ultimi dieci anni è tornato all'uso (in parallelo) della macchina fotografica analogica, cimentandosi con diversi modelli e vari obiettivi, arrivando infine anche a stampare in proprio le fotografie in camera oscura e a sperimentare tecniche originali ed ecologiche di stampa, come l'antotipia utilizzando il succo di more del proprio orto.

“Si tratta di un procedimento lungo” ci ha spiegato Alessio Muò “da una manciata di more ricavo nel mortaio un succo che miscelo all’alcool. Spennello un foglio di cartoncino da acquerello e sovrappongo un lucido con l’immagine in B/N e in seguito lo lascio alcune settimane al sole in una serra. Si ottengono alla fine delle tonalità di grigi particolari”.

La presentazione del progetto da parte del curatore, Bob Janes, le fotografie e le didascalie degli autori, sono visibili al seguente link:


Link al progetto: https://www.35mmc.com/tag/the-travelling-canonet/

Link al rullino 5, con la parte sul Roero:https://www.35mmc.com/30/01/2024/travelling-from-germany-to-northern-italy-taking-in-denmark-and-austria-on-the-way-original-canonet-roll-5/

Silvano Bertaina

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