Sono nove i delegati cuneesi che nel fine settimana saranno a Roma per il congresso nazionale di venerdì 23 e sabato 24 febbraio, il primo del dopo-Berlusconi.
Sono: Cesare Battisti, Giacomo Gaiotti, Mariano Occelli, Giampiero Caramello, Gianmario Mina, Giacomo Pellegrino, Alessandro Dacomo, Matteo Morena, Valter Roattino.
I loro nomi erano stati indicati nel recente congresso provinciale che, a fine gennaio, al Centro congressi della Provincia, aveva acclamato Franco Graglia coordinatore.
Ma la voce più interessante, riferita domenica dal quotidiano La Repubblica, riguarda la probabile scalata al partito di Alberto Cirio, in predicato per assumere la carica di vicesegretario nazionale.
“Cirio – scrive il quotidiano diretto da Maurizio Molinari - ha ottime probabilità di diventare uno dei vicepresidenti di Forza Italia. Potrebbero essere quattro i vice di Antonio Tajani ed è da giorni che nel partito il nome del governatore del Piemonte è entrato nella rosa ristretta delle figure di spicco che nei prossimi anni sono chiamate a indicare la nuova linea del partito nella fase irta di ostacoli che si è aperta con la morte di Silvio Berlusconi”.
Una primavera dunque densa di impegni quella si appresta a vivere il governatore albese del Piemonte la cui ricandidatura in Regione potrebbe ricevere il via libera da Giorgia Meloni proprio a margine dell’assise romana.
Cirio dovrebbe condividere la carica insieme ai colleghi governatori di Sicilia, Renato Schifani, di Calabria, Roberto Occhiuto, e alla parlamentare Deborah Bergamini, vicina alla famiglia Berlusconi, la stessa deputata che un mese fa ha presieduto il congresso provinciale cuneese.
Qualche incertezza rispetto alla composizione della vicesegreteria perdura, dal momento che l’ultima moglie del Cavaliere e la famiglia potrebbero avanzare (ed ottenere) soddisfazione, ma queste non dovrebbero toccare Cirio per due ragioni.
La prima riguarda il fatto che il Piemonte resta l’unica importante Regione del Nord in mano a Forza Italia.
La seconda è la vicinanza (non da oggi) di Cirio ad Antonio Tajani, il ministro degli Esteri che certamente verrà riconfermato alla guida del partito nel fine settimana
Se così sarà, cadono definitivamente tutte le illazioni che mesi addietro indicavano Cirio pronto a lasciare Forza Italia per passare con Fratelli d’Italia.