Libertà è partecipazione. Con questa celebre frase di Giorgio Gaber si potrebbe riassumere l’intervento che Daniela Ciaffi di labsus ha tenuto nella serata di martedì 20 febbraio a Roccaforte Mondovì, all’interno del progetto “Crescere comunità insieme in Unione Montana Mondolè”.
Il progetto, che si pone come obiettivi l’incremento dei servizi per le famiglie in ambito socio-educativo, così che tutti gli studenti e le studentesse abbiano le stesse opportunità formative, il sostegno alle fasce deboli della popolazione migliorando le attività educative e, infine, il contrasto allo spopolamento della montagna valorizzando le scuole dei territori marginali e la partecipazione pubblica e collettiva alla cura delle risorse territoriali, ha infatti iniziato nel 2024 l’azione 2. Questo secondo step prevede, attraverso il “Patto di comunità educante”, una serie di incontri aperti al pubblico finalizzati a far conoscere e ad aprire un dialogo sui pilastri educativi, temi considerati di fondamentale importanza per dare efficacia alle intenzionalità educative su tutto il territorio coinvolto.
L’incontro con Daniela Ciaffi è stato il secondo dei quattro in programma ed è stato il primo incentrato sul pilastro della sostenibilità ambientale, cultura e turismo. In particolare, la relatrice ha illustrato al pubblico in sala che cosa significhi “partecipazione”, in che modo il cittadino possa prendere l’iniziativa per occuparsi di un bene comune e come le amministrazioni pubbliche si inseriscano all’interno di questi “patti”.
Se il primo appuntamento, avente come ospite Michele Gagliardo di Libera, era incentrato con particolare attenzione sui Patti educativi, e cioè su quei processi partecipativi rivolti alle scuole, la serata di martedì scorso ha permesso di comprendere il concetto più ampio di patto di collaborazione, processo partecipativo aperto invece a tutta la cittadinanza.
Partendo da un rapido excursus normativo e, in particolare, dal concetto di sussidiarietà così come previsto all’art. 118 della Costituzione, è stato possibile poi addentrarsi nei dettagli degli istituti di collaborazione e di partecipazione.
Abbiamo così scoperto che, qualunque privato cittadino che voglia occuparsi di un bene o di uno spazio della comunità può, singolarmente o in cordata con altri, presentare una proposta all’ente titolare o gestore del bene, solitamente i Comuni, e concordare tempistiche, modalità e suddivisione dei compiti per esercitare tale “contributo dal basso”. Entra così nel dibattito legislativo e amministrativo il grande tema della “democrazia” intesa come partecipazione condivisa.
Siccome una gran parte della casistica prende le mosse dalla gestione di parchi e aree verdi cittadine, sono poi stati illustrati i progetti di recupero di quattro aree verdi in altrettanti Comuni membri dell’Unione Montana, nello specifico Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Pianfei e Roccaforte Mondovì.
Prendendo spunto da questa suddivisione aree geografiche, anche la serata di martedì, così come quella del 15 gennaio, si è conclusa con un esercizio pratico: suddivisi in gruppi, i partecipanti hanno individuato un’area verde da sostenere con un progetto di patto di collaborazione e l’hanno poi presentato, andando a evidenziare le varie soluzioni ritenute idonee per migliorare o incrementare la fruibilità dello spazio. Dalla tutela delle piante alle attività culturali, dei laboratori per bambini all’installazione di un telescopio, a fine presentazione sono emerse tutte le opportunità che un patto di collaborazione può creare su un territorio e tra un territorio e l’altro.
“I comuni dell’Unione Montana Mondolè da anni lavorano insieme per far conoscere questo bellissimo territorio, lavorano insieme, a fianco di cittadini e associazioni per il bene comune. Serate di confronto come quelle di martedì sera, con relatori famosi, contribuiscono ad accrescere la consapevolezza che con il patrimonio ambientale di cui disponiamo e con le nostre comunità possiamo fare tanto, in particolare per le future generazioni” ha commentato il sindaco di Roccaforte Mondovì Paolo Bongiovanni.
“Il desiderio, oltre che lo scopo sotteso a questo calendario di incontri, è che si sentano coinvolti tutti i cittadini, ma in particolare coloro che rappresentano la comunità educante nel territorio coinvolto, quali gli insegnanti degli istituti comprensivi. L’invito è quindi quello a prendere parte alle attività e a costruire un dibattito costruttivo sui temi proposti", ha poi dichiarato Elisabetta Baracco, vicesindaca di Frabosa Sottana e referente del progetto.
Libertà è partecipazione, ma è anche, attraverso quella partecipazione, la responsabilità e la buona volontà di prendersi cura delle proprie comunità, di ciò che le rende uniche e delle persone che le abitano, perché un luogo che diventa migliore, migliora la qualità della vita di tutti.
I prossimi appuntamenti, rispettivamente conclusivi del Pilastro educazione, inclusione sociale e pari opportunità e del Pilastro sostenibilità ambientale, cultura e turismo, saranno i seguenti:
- martedì 12 marzo ore 20 a Pianfei con Michele Gagliardo dell’associazione Libera;
- venerdì 22 marzo ore 20 a Frabosa Soprana con Daniela Ciaffi di labsus.
Gli incontri del “Patto di comunità educante” si concluderanno poi con un evento di restituzione nel corso della primavera.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Consorzio Socio-Assistenziale del Monregalese, la cooperativa Caracol, l’Istituto Comprensivo 2 di Mondovì e l’Istituto Comprensivo di Villanova Mondovì.
Per maggior informazioni chiamare il Mondolè Infopoint al numero 0174/244481.
Per prenotarsi accedere al link https://forms.gle/PRCELhPYQ5do3YSj9 .