Nel prossimo mese di marzo il Comune di Cuneo avrà un nuovo confronto con RFI, incentrato sullo stato di degrado della stazione ferroviaria del capoluogo e sul suo progetto di recupero.
La notizia arriva dalla seconda serata del Consiglio comunale, e dalla discussione relativa all’ordine del giorno – poi votato all’unanimità dai consiglieri presenti – proposto da Cuneo Mia e Cuneo per i Beni Comuni, incentrato sia sull’immobile di piazzale della Libertà sia sulla riattivazione definitiva della tratta Cuneo-Mondovì.
Bongiovanni: “Servono sollecitazioni, a Regione e RFI”
“Dopo tre anni e mezzo e la richiesta di contrarietà della Città all’utilizzo alternativo del percorso ferroviario siamo ancora qui a chiedere la riapertura della Cuneo-Mondovì – ha detto Claudio Bongiovanni, responsabile della presentazione del documento ai consiglieri - : la Regione cosa aspetta, visto che il finanziamento per la sistemazione esiste, la linea è attrezzata per la circolazione e i costi di riattivazione sarebbero in toto a carico dello Stato?”
“Serve coordinarsi con i sindaci di Beinette e Mondovì e spingere per la riapertura concreta – continua Bongiovanni - : lo sbocco che aprirebbe verso la Liguria sarebbe un bonus importante per l’intera provincia, una realtà che tra l’altro esisteva già negli anni ‘70”.
“Il fabbricato della stazione ferroviaria e lo stato di totale degrado in cui versa ormai da anni è poi un’altra questione – ha proseguito ancora il consigliere - . Attendiamo, ora, per il 2025 e il 2026 lavori che sarebbero stati previsti per il 2021. L’immobile, di inestimabile valore storico, rappresenta per i viaggiatori un biglietto da visita attualmente squallido: il Comune deve sollecitare l’avvio dei lavori rispetto a RFI”.
La stazione ferroviaria: “La madre di tanti problemi del Centro”
Tutti i consiglieri comunali intervenuti si sono espressi tendenzialmente a favore della proposta avanzata dai due gruppi di minoranza, con diversi gradi di critica nei confronti dell’amministrazione comunale.
Gli Indipendenti (Giancarlo Boselli e Paolo Armellini) sostengono che lo stato di abbandono della stazione ferroviaria sia un po’ la madre di tanti problemi che investono la zona adiacente: “Ci si aspetterebbe, arrivando a Cuneo, qualcosa di diverso dal deserto attuale. Avevamo chiesto, tra le altre cose, di spostarci l’ufficio turistico e di realizzare un museo-laboratorio delle ferrovie di montagna; insomma, fatevi venire delle idee e proponetele con più forza di quella che avete impiegato sino ad adesso, intensificate gli incontri con RFI e iniziate un confronto serio che esplori tutte le possibili opzioni su entrambi gli argomenti”.
“Trovare altri immobili così tristi e degradati nelle altre città del territorio provinciale è difficile – hanno continuato - . Vogliamo alzare il livello della protesta? La sindaca deve sottolineare questa situazione, grave e ulteriormente aggravata dal passare del tempo, con forza”.
Per Ugo Sturlese “è diventato quasi imbarazzante parlare del destino e dell’efficienza della linea Cuneo-Mondovì, come di altre: si fa un gran parlare ma non si riesce a spingere e a ottenere risultati a causa di una classe dirigente locale e regionale dal comportamento vergognoso e stupido”. “Ugualmente, anche la riqualificazione della stazione di Cuneo viene rimbalzata di anno in anno ormai da tempo; la Regione, per quattro anni, ha agito con ostilità nei confronti del trasporto su ferro e ora, in campagna elettorale, torna indietro”.
“Assistiamo al fallimento, su questi due argomenti, della politica cuneese che è sempre brava a portare a casa soldi per fare, spesso, cose inutili – ha aggiunto Beppe Lauria (Indipendenza!) - : il frutto dell’operato di questa e delle passate amministrazioni è il nulla. Sulla riattivazione della linea ha ragione chi taccia di assenteismo questa governance regionale, come quella precedente, e trovo incredibile che si plauda alla realizzazione della Alba-Caselle quando noi rimaniamo in queste condizioni. Ai comitati di monitoraggio sul tema delle infrastrutture, poi, sarebbe opportuno che la sindaca andasse ma non per fare la comparsa”.
“È mai possibile che nessuno ci tenga da conto? - conclude Lauria – E, ugualmente, è possibile che quasi dieci anni fa questo stesso consesso sia riuscito ad approvare e far concretizzare un progetto per risolvere il problema dell’accessibilità alla stazione da parte delle persone con disabilità, e ora non si riesca a far nulla?”
“Molte cose, nella nostra stazione ferroviaria, non funzionano – ha commentato Franco Civallero (FI) - . La stazione di un capoluogo di provincia, e la nostra sarebbe un gioiello, dovrebbe essere quanto meno curata; i cuneesi non meritano di essere trattati in questa maniera. Serve dire basta, mostrare il nostro dissenso e le nostre preoccupazioni sui palcoscenici pubblici”.
Nei prossimi giorni la visita di RFI in municipio
Nel proprio intervento la consigliera di maggioranza Maria Laura Risso (Centro per Cuneo) ha ricordato come l’anno scorso la sindaca abbia avuto un incontro con RFI sul futuro della stazione ferroviaria: “Abbiamo portato all’evidenza il degrado dell’area e della struttura, e le nostre preoccupazioni in merito. L’obiettivo di RFI è concludere la fase progettuale per poi reperire i fondi per attuare quanto definito”.
“La causa dell’abbandono della linea Cuneo-Mondovì, come di altre, è vecchia di quarant’anni e riguarda tendenze urbanistico-sociali ben specifiche che hanno resto concretamente inutili questi collegamenti. Il progetto di rifunzionalizzazione del tracciato proposto dal Politecnico di Torino, che lo vorrebbe trasformato in un percorso ciclabile, guarda al tema della mobilità sostenibile: la Regione dovrebbe davvero creare una cabina di regia sulla mobilità ‘green’ della Granda”.
A conclusione della discussione, l’intervento della sindaca Patrizia Manassero. “Lo stato della stazione ferroviaria ci vede al lavoro – ha commentato - . Dall’incontro con RFI sono scaturiti confronti preziosi nei quali abbiamo portato le istanze della Città. Poi abbiamo realizzato sopralluoghi, presentate ipotesi progettuali e accompagnato imprenditori e parti del terzo settore in diverse visite ai locali”.
“L’importante finanziamento accordato alla stazione di Cuneo verrà usato per un intervento sulla staticità dell’immobile e la riqualificazione delle banchine. Nei prossimi giorni delegati RFI saranno a Cuneo, convocati in municipio; la nostra stazione ha delle potenzialità e una complessità davvero enormi ma siamo sicuri di aver accompagnato tutti i possibili interessati. Andiamo avanti senza demordere”.
Una ricetta, questa, che secondo Manassero vale anche per la questione delle infrastrutture. “Ordini del giorno come questo, specie votati all’unanimità, sono la forza principale con cui è possibile per noi rappresentanti fare la ‘voce grossa’ negli incontri istituzionali. Colgo poi la sollecitazione del consigliere Armellini e trasmetteremo al ministro Salvini l’ordine del giorno e una sollecitazione sul tema della riapertura della linea. I tavoli di confronto aperti sono tanti e vi partecipiamo con grande impegno e attenzione – ha detto - . Domani si terrà la CIG sul colle di Tenda: torneremo a sostenere che, sulla parte ferroviaria, la Convenzione con la Francia è tassello importantissimo”.