La delibera della giunta cuneese approvata lo scorso 22 febbraio – e che sostanzialmente proietta la sentenza in merito al contenzioso legale tra il Comune e la Tettoia Vinaj srl verso il ricorso – ha indignato tanti dei consiglieri di minoranza del capoluogo provinciale: Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), per esempio, che già si è espresso ieri con parole di fuoco, chiedendo le dimissioni della sindaca e dalla giunta in toto.
Lauria: “Cinque delibere su sei pubblicate prima del Consiglio. Perché?”
Se voci di corridoio vorrebbero gli Indipendenti di Giancarlo Boselli vicini all’organizzare un’azione di protesta “forte”, Beppe Lauria (Indipendenza!) ha interrogato ufficialmente la prima cittadina Patrizia Manassero.
“Nello scorso Consiglio comunale, grazie alle minoranze, si è ampiamente dibattuto di una delle questioni più imbarazzanti amministrazione – scrive Lauria - . Il sindaco ha mancato di ‘trasparenza’ avendo omesso di dirci quanto aveva già determinato di fare nella delibera di Giunta 47 del 22 febbraio scorso: delle delibere approvate nella stessa data cinque su sei sono state pubblicate il 27 febbraio mentre una (la 47) è stata pubblicata solo il 28, ovvero il giorno dopo la seduta di Consiglio comunale”.
“Un’azione che evidenzia in maniera incontrovertibile l’anomalo comportamento dell’amministrazione volto, come minimo, a eludere il dibattito nel luogo deputato alla discussione; un comportamento che non può esser ascritto alle troppo spesso richiamate ‘buone pratiche’ né tanto meno alla tanto sbandierata ‘trasparenza amministrativa’”.
Lauria interroga quindi la sindaca per conoscere la verità sui rapporti che insistono tra l’amministrazione comunale e la società gestrice dell’immobile di piazza Foro Boario, ma aggiunge: “I locatari, oggi, pagano direttamente al Comune? Quanto accaduto nel corso della settimana, secondo lei, è considerabile ‘trasparente’?”
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venerdì 24 gennaio
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