Entro il mese di marzo la Provincia sarà concretamente in grado di prevedere tempi realistici - da definire e comunicare poi entro il mese di aprile – per la realizzazione della rotonda lungo la Cuneo-Mondovì nell’area a cavallo tra i Comuni di Peveragno e Beinette. Intanto, si attendono le risorse regionali atte a coprire, del tutto o in parte, l’intervento e si completerà la programmazione definitiva.
A darne notizia nella serata di ieri (giovedì 29 febbraio) il presidente della Provincia Luca Robaldo, ospite del sindaco di Peveragno Paolo Renaudi alla conferenza stampa tenutasi nella struttura “A La Sousta”, dedicata al fare il punto sulla situazione di un progetto su cui i due territori confinanti discutono ormai da oltre un decennio.
La rotonda che non c’è (ancora)
L’area in questione è compresa in un triangolo territorialmente definito dal confine tra i Comuni di Peveragno, Beinette e in parte Cuneo. Nella parte alta dell’area è già stata costruita una rotonda, mentre quella che insiste nell’area definita come Bernardina-Borello o villaggio Colombero (a seconda che la si guardi dal punto di vista di uno o dell’altro ente amministrativo) - nei pressi della Lekkerland e della pizzeria Jocasta - ancora manca.
“Quell’incrocio sulla Cuneo-Mondovì viene riconosciuto come particolarmente pericoloso per gli automobilisti, una zona a elevata incidentalità che negli ultimi anni è stato teatro di ben due decessi inaspettati - ha detto il sindaco Renaudi - . Sull’area di confine con Beinette abbiamo diversi progetti urbanistici, per ora ancora rimandati”.
L’accordo di co-finanziamento tra i Comuni di Peveragno e Beinette e l’ente provinciale è datato alla fine del 2010 e conteneva le specifiche per la realizzazione delle due rotonde (come detto, completata solo a metà). Alla rotatoria mancante veniva assegnato un costo previsionale di 350.000 euro di cui il 45% (157.500 euro) coperto da co-finanziamento nazionale/regionale e il 27,5% (96.250.000 euro) in capo alla Provincia. Figuravano poi due quote destinate ai Comuni, identiche e pari al 13,75% (48.125 euro).
Costi raddoppiati dopo quattordici anni
Il presidente Robaldo ha però aggiornato il computo degli investimenti, che attualmente ha raggiunto una quota totale di 600.000 euro.
“Il nostro percorso appare abbastanza delineato – ha detto - : il progetto è vicinissimo allo step esecutivo definitivo e, dal punto di vista delle risorse, potremmo approfittare dell’opportunità dei fondi di sviluppo e coesione della Regione, sui quali abbiamo già ricevuto rassicurazioni dal punto di vista tecnico”.
Nel mese di marzo la Provincia chiederà di ricevere la programmazione dell’opera. Robaldo si dice pronto a chiedere la totale copertura economica dell’intervento.
“Non mi piace parlare di date che poi possono non essere rispettate, anche a causa della necessità di procedere con l’esproprio di alcuni terreni – ha aggiunto Robaldo - , ma l’intervento è indubbiamente una delle nostre priorità. Concluderebbe una storia che prosegue ormai da parecchio tempo e sarà probabilmente uno degli ultimi di questo tipo sulle strade della provincia; le rotonde sono davvero molte e le indicazioni, anche a livello Europeo, sembrano andare in altra direzione. Una riflessione di questo tipo, sotto consiglio dei tecnici regionali, abbiamo cominciato a farla”.
Peveragno c’è. E Beinette?
Qualunque finiranno per essere i valori economici in campo – sia dal punto di vista delle risorse disponibili sia relativamente al costo totale dell’intervento - dirimente sarà la conclusione delle interlocuzioni tra Peveragno e Beinette rispetto all’entità del co-finanziamento stesso: “Noi siamo disponibili ma sappiamo che Beinette ha qualche remora in più: il sindaco Busciglio considera la cifra un po’ troppo onerosa per un’area che interessa soprattutto il nostro Comune. Ne stiamo parlando proprio in questi giorni, però. Se Peveragno sa che si parte le risorse disponibili sono pronte all’assegnazione”.