L’epopea dei fotografi braidesi è stata al centro di una conferenza che Fabio Bailo ha tenuto a Bra lo scorso mercoledì 13 marzo, nell’ambito delle attività dell’Unitre nella sala conferenze del centro polifunzionale gremita di pubblico.
Si è partiti dai pionieri (Vincenzo Craveri, Giovanni Bussi e Giovanni Mulazzano) che introdussero l’arte fotografica all’ombra della Zizzola e contribuirono alla sua prima diffusione.
Si è passati poi a coloro che, oltre a documentare tanta parte del Novecento cittadino (Jacopo ed Elisa Barbieri, Francesco e Laura Behrens, Giovanni Novara, Venanzio Biondi), hanno formato una nuova generazione che, macchina a tracolla, ha eternato la seconda metà del cosiddetto «secolo breve»: Beppe Rainero, Dino Burdese, Severino Peroli, Angelino Fasano, Bruno Risso, Osvaldo Figurelli, Tullio Giacosa, Tino Gerbaldo, Mimmo Brillante, Roberto Tibaldi.
Burdese e Peroli, non più in vita, sono stati ricordati con frammenti di loro video interviste raccolte un ventennio fa. Presenti in sala invece i loro colleghi più giovani – Fasano, Risso, Gerbaldo e Tibaldi – che, condividendo frammenti del loro persorso personale e professionale, hanno rievocato il mondo della fotografia nell’ultimo mezzo secolo.
A concludere la carrellata degli interventi Marco Basso che, idealmente, ha raccolto il loro testimone dedicandosi alla fotografia oggi.