Ricordi, passione e tantissima energia devoluta al volontariato: l'ingegnere Luigi Aloi, presidente della Croce Rossa di Alba, dopo 12 anni e due mandati consecutivi, dovrà lasciare la carica, come prevede il nuovo statuto. Domenica 19 maggio si svolgeranno le elezioni degli organi dei comitati locali, e lui fa un bilancio della sua esperienza.
Che esperienza è stata la sua?
“Fare volontariato è qualcosa di appagante, ma impegnativo, toglie tempo alla famiglia, al tempo libero, al lavoro e agli amici. Devi cercare di essere motivato e di dare il massimo alle persone in difficoltà, vulnerabili e malate, di cui ci occupiamo. Fare il presidente della Croce Rossa vuol dire avere la responsabilità di una realtà importante con 400 volontari, 10 dipendenti e un bilancio che supera i 900 mila euro”.
Ci sono diverse strutture.
“Abbiamo una grossa estensione territoriale perché oltre ad Alba, ci sono sedi ad Albaretto, Monforte, Monticello, Montà e Neive: quindi ci sono sei sedi, con oltre 50 mezzi e tante cose da fare e situazioni da gestire”.
Dovesse scegliere un episodio da ricordare?
“Il punto di svolta in positivo e in negativo è stato il Covid. Abbiamo affrontato una realtà a cui non eravamo preparati, abbiamo dovuto pensare a dei protocolli per salvaguardare i nostri volontari e proteggere le persone che andavamo a soccorrere. Lo ricordo come un periodo molto difficile. Siamo arrivati a un buon risultato grazie allo spirito di collaborazione, per noi l’emergenza Covid è finita con la preparazione alle vaccinazioni. Ora siamo più preparati”.
Perché un giovane dovrebbe venire in Croce Rossa?
“Rappresentiamo un’esperienza di volontariato aperto, offrendo servizi a 360°. Ovviamente le attività sanitarie sono quelle più conosciute, ma ci sono quelle di protezione civile, con i giovani o estere legate al diritto umanitario. Ognuno può trovare qualcosa cucito a sua misura”.
Al centro c'è la formazione.
“La preparazione è fondamentale, non possiamo penalizzare o fare danno a coloro che dobbiamo aiutare. Abbiamo un catalogo di formazione molto ampio, che va dal percorso per i cinofili alla guida dei droni. Il corso generale dà un’infarinatura e poi c’è quello più specifico”.