Antico Palazzo comunale affollato ma non gremito per la prima seduta del Consiglio comunale dopo l’esito del voto a Saluzzo dell’8 e 9 giugno che ha visto la coalizione di Insieme si può vincere al primo turno con l’elezione a sindaco di Franco Demaria.
Sette erano di punti all’ordine del giorno, come da prassi all’inizio di ogni consiliatura.
1) insediamento del Consiglio comunale - esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti;
2) giuramento da parte del sindaco;
3) elezione del presidente del Consiglio comunale;
4) comunicazione componenti della giunta comunale al Consiglio comunale, che sarà composta – come noto - da Francesca Neberti (vicesindaco), Attilia Gullino, Fiammetta Rosso, Enrico Falda e Gianpiero Bravo.
5) elezione della commissione elettorale comunale;
6) designazione dei consiglieri nella commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari;
7) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune in enti, aziende ed istituzioni.
Assente giustificato alla “prima” uno dei candidati sindaco, Marco Piccat, impegnato in Spagna in uno dei suoi consueti viaggi-studio legati alla sua attività di docente di filologia romanza.
La seduta non ha registrato particolari spigolosità, se non qualche scambio di fioretto tra Giovanni Damiano, leader della minoranza di centrodestra e Nicolò Valenzano, capogruppo di maggioranza a proposito della presidenza del Consiglio comunale.
Ma procediamo con ordine.
La seduta, nella fase iniziale, è stata presieduta da Andrea Tagliano.
Il neo sindaco, Franco Demaria, in un breve intervento prima del giuramento, ha ringraziato quanti hanno concorso alla sua elezione, con un cenno di particolare gratitudine alla moglie e alla sua famiglia.
Ha auspicato concordia istituzionale e collaborazione. “Non prendiamo esempio – ha detto - da quanto vediamo succedere talvolta in Parlamento. Mi auguro che in questa sede possa esserci sempre un confronto leale e costruttivo pur nella differenza di posizioni”.
Nel tendere la mano alla minoranza ha voluto esprime un pensiero ai suoi predecessori con cui ha iniziato il suo percorso amministrativo: Mauro Calderoni, Paolo Allemano, Giovanni Greco e Stefano Quaglia.
Nota a margine: nessuno di loro era presente in sala alla seduta d’insediamento.
Concluso il giuramento, hanno preso la parola di due capigruppo, Damiano e Valenzano, i quali, dai rispettivi ambiti, hanno ringraziato i loro elettori e manifestato a grandi linee i loro intendimenti per la consiliatura.
“Voi siete maggioranza – ha affermato Damiano – a voi compete il governo. A noi la vigilanza sulla correttezza degli atti amministrativi, sapendo che nessuno ha il dono dell’infallibilità”.
Valenzano, dal canto suo, ha rimarcato l’ “ottima amministrazione” degli ultimi vent’anni, che ancora una volta ha convinto gli elettori.
“Saluzzo – ha detto – è una città che ha grandi risorse ma ha anche davanti a sé grandi sfide. Vorremmo – ha aggiunto rivolto a Demaria – che la tua amministrazione possa essere ricordata non solo per le opere pubbliche realizzate ma anche per aver creato nuovi ponti e saputo aumentare la coesione sociale”.
Sull’elezione del presidente del Consiglio comunale, come dicevamo, si è registrata una divergenza di opinioni.
Damiano ha avanzato la proposta di Paola Sanzonio, prima eletta della sua lista civica. “Vorremmo – ha sostenuto – che alle vostre affermazioni di apertura e richiesta di collaborazione facessero seguito atti concreti e questa potrebbe essere l’occasione”.
Valenzano ha indicato per la presidenza l’assessore uscente al Turismo Andrea Momberto, elogiandone le qualità di esperienza, moderazione e competenza istituzionale.
“I numeri elettorali – ha detto tra l’altro Valenzano – sono segnali inequivocabili di una precisa volontà della cittadinanza e poi – ha osservato – siamo certi che Momberto saprà essere garante di tutto il Consiglio comunale”.
L’esito della votazione era scontato e da quel momento Momberto ha assunto la presidenza, fino ad allora retta da Tagliano.
Il resto della seduta è stata dedicata alle nomine delle commissioni senza che vi fosse più alcun elemento di dibattito politico.
Nota a margine: la minoranza avrà non uno ma ben quattro capigruppo: Giovanni Damiano (per la sua lista civica), Marco Piccat (per la sua coalizione), Cesare Battisti (per Forza Italia), Nicolò Giordana (per Fratelli d’Italia).
La maggioranza di Insieme si può, come detto, Nicolò Valenzano (Sinistra Saluzzese).
Presidente e sindaco, prima di congedare l’assemblea, hanno annunciato che ci sarà ancora un Consiglio comunale nella seconda metà di luglio prima della pausa feriale.