Il ruolo delle penalizzazioni nella visibilità online di piccole e grandi Aziende
Negli ultimi anni, l'esposizione su Internet è divenuta un elemento fondamentale per ogni attività commerciale. Google genera utili miliardari perché le aziende non possono prescindere dall’acquisire o acquistare traffico e ottenere clic è praticamente diventato sinonimo di avere persone in negozio. Per qualsiasi imprenditore che possiede un sito è vitale dunque attrarre visitatori e mantenerli.Tuttavia, ottenere e preservare una buona posizione nei risultati di ricerca di Google non è un compito agevole e le penalizzazioni possono influire negativamente sul ranking del sito, riducendo le visite e, conseguentemente, le opportunità di business.
A riguardo capita spesso che i proprietari di siti web pensino di essere stati penalizzati quando in realtà il loro sito non è stato considerato rilevante dal motore di ricerca fin dall'inizio. È dunque essenziale distinguere tra una penalizzazione effettiva e una semplice mancanza di visibilità. Inoltre, può accadere che un sito perda visitatori senza essere penalizzato, soprattutto in contesti altamente competitivi dove altri imprenditori perfezionano le loro strategie SEO, sottraendo così traffico ai concorrenti.
Per chiarire questi punti chiave, abbiamo chiesto al consulente SEO Roberto Serra di condividere alcuni consigli e raccomandazioni su come mantenere il proprio sito web in buona salute agli occhi di Google.
Le penalizzazioni di Google: cosa sono realmente
Quando parliamo di penalizzazioni algoritmiche o manuali ci riferiamo a misure adottate dal motore di ricerca per punire le pagine web che violano le sue linee guida. Quando presenti, vengono segnalate in Google Search Console, uno strumento indispensabile per monitorare la salute del proprio sito. Comprendere la natura della riduzione del traffico è in tutto e per tutto vitale e a riguardo occorre rivolgersi a delle figure professionali che possano aiutarci a prendere le giuste contromisure, che si tratti di correggere pratiche scorrette o di migliorare la strategia SEO per recuperare la posizione persa.Linee guida, contenuti di qualità e link building
È importante non improvvisare e leggere correttamente i dati forniti dalla Google Search Console, poiché spesso le linee guida di Google non corrispondono all'effettiva natura del problema a causa del carattere generalista delle informazioni che riportano. Lo step principale è capire esattamente la natura della penalizzazione, se manuale o algoritmica, e valutare effettivamente se questa esista.Bisogna prestare attenzione a non prendere per oro colato quello che è scritto nelle linee guida per i webmaster di Google. Questi documenti forniscono indicazioni generali su cosa fare e cosa evitare, ma non sempre rispecchiano esattamente la natura dei problemi specifici di un sito. Roberto Serra spiega: "Le linee guida di Google sono un punto di partenza per qualsiasi strategia SEO. Tuttavia, è cruciale non seguirle ciecamente, poiché possono portare a scelte non sempre corrette ed è proprio in questo che l’esperienza del consulente SEO deve fare la differenza".
Un altro aspetto cruciale è evitare le pratiche di black hat SEO, tecniche non etiche utilizzate per manipolare i risultati dei motori di ricerca. Queste includono il cloaking, il keyword stuffing, l'uso di link di bassa qualità e i contenuti duplicati. Sebbene queste tecniche possano offrire benefici a breve termine, comportano un rischio elevato di penalizzazione. Google è molto abile nel rilevare tali pratiche e nel penalizzare i siti che le utilizzano. "Le tecniche di black hat SEO sono allettanti per chi cerca risultati rapidi e molte agenzie purtroppo se ne avvalgono, spesso all’insaputa del cliente, ma a lungo termine danneggiano il sito e la reputazione dell'azienda," afferma Serra. "È sempre meglio investire in strategie SEO sostenibili, legate al BRAND e conformi alle linee guida di Google".
Un altro aspetto cruciale per evitare le penalizzazioni di Google è la creazione di contenuti di alta qualità. I contenuti devono essere originali, pertinenti e utili per l'utente. Google premia i siti che offrono valore agli utenti premiando i segnali legati alle interazioni, quindi è fondamentale evitare la pubblicazione di contenuti duplicati o di bassa qualità.
"Il contenuto è il re," dice Serra. "Investire nella creazione di contenuti di qualità non solo aiuta a evitare le penalizzazioni ma migliora anche l'esperienza dell'utente e, di conseguenza, il posizionamento nei risultati di ricerca".
La costruzione di una solida strategia di link building è un altro aspetto cruciale per evitare sanzioni ma, è importante farlo in modo naturale e autentico. Google penalizza i siti che acquistano link a casaccio o partecipano a schemi di scambio link. "La link building deve essere organica," sottolinea Serra. "La chiave sta nel concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità che attraggano naturalmente link da altri siti autorevoli". Roberto Serra conclude: "Evitare le penalizzazioni di Google richiede un approccio olistico e attento. Non esistono scorciatoie; è necessario investire tempo e risorse in pratiche SEO sostenibili e allineate alle linee guida di Google quanto al Brand. La trasparenza e l'onestà nel proprio operato sono fondamentali per costruire una presenza online solida e duratura".
Mantenere il proprio sito web in buona salute ed evitare le sanzioni di Google non è un compito semplice, ma è assolutamente possibile con le giuste strategie.
Seguendo le linee guida di Google, evitando pratiche di black hat SEO, creando contenuti di alta qualità, ottimizzando l'esperienza utente, monitorando costantemente il sito e costruendo una solida strategia di link building, è possibile non solo evitare penalizzazioni, ma anche migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca. Come sottolinea il consulente SEO Roberto Serra, l'investimento in pratiche SEO sostenibili e conformi alle linee guida di Google è essenziale per le imprese alla ricerca del successo a lungo termine.